L'autostima come un palloncino
Spesso sentiamo parlare di autostima e di strategie per potenziarla. Ci possiamo allora chiedere: un’autostima alta è sempre positiva per il nostro benessere?
Immaginiamo che l’autostima corrisponda all’aria presente in un palloncino. Se il palloncino è sgonfio non potrà rimbalzare correttamente e quando toccherà terra si accascerà miseramente. Tuttavia, se il palloncino è troppo gonfio le cose non andranno meglio! Infatti basterà poco per farlo scoppiare.
Insomma perchè il nostro palloncino possa rimbalzare bene dovrà essere gonfiato al punto giusto, non troppo nè troppo poco!
In effetti le persone con un’autostima bassa si considerano inferiori agli altri e basta poco perchè desistano da un’attività ed assumano un atteggiamento depressivo e vittimistico che non permette loro di superare gli ostacoli e potenziarsi.
Queste persone dipendono troppo dall’aiuto e dai riconoscimenti altrui, si danno poco credito e si mettono raramente alla prova. Quando riescono in qualcosa non si sanno gratificare e, pur ricercando i complimenti altrui, se li ricevono tendono a considerarli non veri.
Le persone con un’autostima troppo alta, proprio come il nostro palloncino eccessivamente gonfio, esplodono facilmente e improvvisamente!
Questo accade quando qualcuno non la pensa come loro o esprime suggerimenti o critiche sul loro lavoro. Essi infatti non possono tollerare che la visione grandiosa che hanno di sè venga intaccata.
Queste persone cercano di mostrare la propria superiorità salendo su un piedistallo e svalutando gli altri.
Tuttavia, così facendo non fanno che tenere distanti gli altri e rimanere sempre più sole.
Le persone con una buona autostima hanno una visione positiva di sè ma sanno anche mettersi in discussione.
Non hanno bisogno di vantarsi delle proprie conquiste e di minimizzare i propri errori.
Sanno al contrario valorizzare ciò che hanno ottenuto e riconoscere al contempo eventuali errori. Queste persone non hanno bisogno di confrontarsi costantemente con gli altri e sanno valorizzare i successi delle altre persone senza viverli come un proprio fallimento.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino
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