La ruminazione mentale è una forma di pensiero circolare che ingabbia l’individuo in un circuito senza via di uscita. La ruminazione è un insieme di pensieri ripetuti e ripetitivi solitamente caratterizzati da contenuti negativi che possono riguardare eventi del passato e produrre effetti negativi sul tono dell’umore.
In una certa misura tutti noi tendiamo a ruminare su alcuni contenuti mentali o tendiamo a soffermarci a volte più del dovuto su alcuni problemi o eventi. A volte questo può portarci alla ricerca della soluzione di qualche problema che ci preoccupa e tendiamo a cercare di mettere in pratica questa soluzione ripristinando una situazione di equilibrio che ci fa stare bene. Altre volte, ruminare può diventare un vero e proprio circolo vizioso senza uscita ne quale si rimane ingabbiati. Ricorrere eccessivamente alla ruminazione può essere dannoso.
Come?
-ruminare eccessivamente porta la persona a concentrarsi sulle cause e sulle possibili conseguenze anziché sulle soluzioni
-ruminare eccessivamente porta la persona a concentrarsi solo su ciò che è andato storto alimentando il pensiero negativo
-la ruminazione può condurre ad episodi depressivi e ad un calo generale del tono dell’umore
- ruminare eccessivamente può portare la persona ad uno stato di inattività ed all’incapacità di trovare strategie di problem-solving.
Ruminare su un problema può portare a:
a) rimanere bloccati in un ciclo e causare disagio. La persona può iniziare a dirsi “Perché queste cose capita sempre a me? Che cosa ho fatto per meritare questo?”. In questo caso la ruminazione non è funzionale, essa infatti si concentra maggiormente sui “perché?”. Questa modalità è detta metodo valutativo, le domande hanno come obiettivo quello di concentrarsi sulla valutazione del significato degli eventi e delle situazioni che la persona si trova ad affrontare.
b) portare alla risoluzione del problema. La domanda che la persona può farsi è: “Come posso risolvere questo problema?”. In questo caso, l’intento è quello di intervenire per risolvere il problema. La ruminazione è funzionale quando la domanda che la persona si pone più spesso è “come?”, ciò su cui si concentra la domanda riguarda il processo, ovvero come le situazioni e gli eventi accadono. In questo caso, il focus della ruminazione è la ricerca della soluzione dei problemi.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino
È da due anni che il mio compagno in seguito ad un evento per lui traumatico, ha cominciato questo processo di ruminazione in modo ossessivo continuo, passando giorni interi a tormentarmi e a cadere nei perché, senza trovare sbocchi entrando in un circolo vizioso , trattandosi appunto di eventi passati che non possono essere modificati, e senza via d’uscita uscita.
È da un anno che andiamo da uno psicologo, e le cose non sono migliorate, le terapie prendono sempre lo stesso verso di quando siamo fuori dallo studio, racconti racconti infiniti del passato e sui perché, ruminazione continua che sfociano in vere e proprie situazioni di rabbia urla senza controllo nonostante la presenza del terapeuta.
La domanda è se i perché non portano da nessuna parte, perché la psicologa senza controllo lascia che lui sfoci e perpetui in questo atteggiamento?
Grazie per la risposta ne ho bisogno, sento di essere in una situazione senza via di uscita.