49 commenti
Commento di: Alessio Visitatore
La mia compagna soffre di DOC. Il disturbo è esploso nel momento in cui è entrata in gravidanza, anche se qualche segnale esisteva anche prima (lavarsi le mani, pregare, …). Oggi è sotto terapia sia da una psicologa che da una psichiatra ma senza che le vengano somministrati farmaci. Ha serie difficoltà sia a lavoro che nella vita sociale. È totalmente paralizzata nelle attività quotidiane (pulire la casa, fare spesa, cucinare, …) e per tutto me ne sto occupando io al momento. Quando siamo insieme c’è un solo argomento, le sue ossessioni, non si parla d’altro, neanche del bambino che aspettiamo. Sia io che lei non abbiamo parenti vicini che ci possano sostenere psicologicamente. Economicamente sto spendendo tutto quello che avevo da parte e che avevo accumulato per mettere al mondo nostro figlio con un po’ di serenità. Lavoro 12 ore al giorno 7 giorni su 7 poi ho la casa e le sue ossessioni. Quando sono stanco faccio fatica a stare tranquillo e ogni tanto esplodo anche io, reagendo con violenza, impregando, facendo gesti inconsulti, a volte vorrei tanto che non aspettassimo un bambino e farla finita.
Commento di: Gino Visitatore
Caro Alessio, vivo anch’io una situazione simile, fortunatamente per me non ci sono bambini in arrivo e vivo vicino ai miei Santi genitori che mi danno supporto, tuttavia a volte mi sento come se fossi intrappolato in un incubo. Non ho via di uscita: non posso separarmi perchè temo che possa fare gesti inconsulti, non posso scappare, la mia coscienza me lo impedisce. Mi rimane solo la disperazione, piangere, pregare e sperare che guarisca. Dici bene: oltre al lavoro ci sono le sue ossessioni. Amico mio, hai tutta la mia solidarietà anche se capisco valga poco. Ti auguro il meglio.
Commento di: Graziano Visitatore
Salve Dott. Enrico Parpaglione.
Mi chiamo Graziano e da un mese a questa parte, ho conosciuta un’amica effetta da disturbo ossessivo compulsivo. Come ho letto nei vari siti web sull’argomento e come mi ha raccontato lei, si tratta di tipo da contaminazione. Io, come la vedo, non mi sembra eccessiva. Va in bagno nei locali. Sta molto tempo e, dopo che lei mi diceva che dopo 10 anni era stanca senza via d’uscita, sembra che lo convinta di mettere impegno che ci può riuscire a uscirne fuori.
RACCONTO….
L’ultima uscita è andata in bagno in un bar e, siccome il magazino era all’interno davanti al lavello dove lei si stava lavando le mani, è entrato il cameriere. All’uscita mi confessa che, se non entrava il cameriere stava per uscire. Si è confusa.
Consiglio che quando il cameriere era all’interno lei doveva uscire.
Ho sbagliato?
Quando sto con lei, metto di lato tutti i miei pensieri, pensando a lei in quella sera. Cerco di farla parlare, pronto ad ascoltarla. Cerco di farla sorridere con gusto. Cerco di far scegliere a lei dove vuole passare la serata che per me, qualsiasi posto va bene. Cerco di fargli capire che il suo problema è piccolo e si può risolvere. ( So benissimo che non è così ) Quando ci sentiamo, mi dice che il suo morale lo valuta 7 e incomincia a pensare positivo.
A questa mia amica, faccio i complimenti di cuore sulla sua personalità finendo che, se in questo momento ci sono io davanti a lei, è una persona valida e meritevole.
Quel che posso li do consigli positivi per esempio che i saponi sono concentrati e ne basta poco tempo.
Le sarei moltissimo grato se mi scrive via e-mail quel che non va oppure cosa posso aggiungere. Con Gratitudine.
Graziano
Commento di: matteo Visitatore
Salve dott. ho una compagna con DOC ha come disturbo di ripetere il percorso anche di pochi passi, uscendo da un negozio, da una abitazione, in qualsiasi posto dove ci soffermiamo, cosa posso fare per aiutarla, come devo comportarmi. anticipatamente la ringrazio Matteo
Commento di: Anna63 Visitatore
vivo da 30 anni circa con marito con DOC e abbiamo famiglia numerosa. In passato era migliore ora è peggiorato :i figli maschi sono violenti e siamo al crollo ;non vuole curarsi poiché ha visto il padre psicopatico non controllare più le reazioni (muscolari , emotive…) a causa dei psicofarmaci . Viviamo perdendo soldi e tempo dietro le sue fissazioni. Non siamo aiutati neanche dal medico di famiglia che pensa di risolvere tutto con la preghiera anche se aveva tentato di dargli una cura farmacologica che lui ha rifiutato.
Capisco la sofferenza ,però consiglio di interrompere le relazioni con queste persone prima di mettere al mondo figli poiché questo coniuge è un grande figlio malato che occupa tanto tempo e lui sta bene solo perché controlla meglio le sue cose .
è bene trovare momenti di evasione per non soccombere :io ho tolto un cancro avanzato due anni fa e lo stress c’entra !!!
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Commento di: Chiara Visitatore
Ciao a tutti… il mio fidanzato ne soffre e spesso si discutè… come vi comportate davanti ad una situazione di difficoltà o di un comportamento ossessivo? Grazie
Commento di: Lara Visitatore
Salve dottore sono una ragazza di 30 anni affetta dal disturbo doc da quando ne avevo 15 ho passato anni in terapia preso parecchi farmaci che ora non prendo più da tempo per mia decisione. Nel 2014 resto incinta ragazza madre e finisco in casa famiglia mia madre avverte gli assistenti sociali del mio disturbo io per il troppo stress subito perdo il bimbo da li il mio doc e peggiorato in forme diverse: Ossessionata dalla paura di rimanere incinta,non esco molto perché non sopporto vedere donne incinte ho neonati, fobie: Mi cambio 6 volte al giorno e ho faccio parecchie lavatrici ecc non vado piu in terapia e non prendo più farmaci. Il depackin crono che mi era stato prescritto mi dava sempre vomito. Mi sono rassegnata da sto problema non si guarisce va solo peggiorando e cronicizzando.
Commento di: fede Visitatore
Ciao a tutti anche il mio fidanzato si è reso conto di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo ed anche a noi spesso capita di discutere (perché ho toccato il suo telefono cellulare senza essermi lavata prima le mani ecc.).
Vorrei sapere come devo comportarmi in questi momenti in cui lui si arrabbia, perché poi finiamo a discutere…
Commento di: alberto Visitatore
anna63, mi dispiace sentire questo, ma finché il problema non viene affrontato, sarà sempre così, come per i problemi di entità minore.
Sì può guarire e se ci si rifiuta significa che non si sta male o che non è quello il vostro problema.
Commento di: paolo Visitatore
sono un genitore mia moglie soffre di doc grave abbiamo due bimbi di 6 anni, dalla nascita dei bimbi lei e peggiorata, sono pezzi a saperlo niente figli con chi soffre di questa patologia ,e allucinante oserei dire devastante,
Commento di: Maria Visitatore
Salve sono una donna di 40 anni, separata, con figlie quasi adolescenti, da un anno frequento un uomo un po’ più giovane, una persona meravigliosa, ma affetto da bipolarismo e disturbo ossessivo compulsivo, segue terapia sia farmacologica che con uno psichiatra ma ultimamente il suo disturbo ossessivo si sta facendo più intenso, vorrei un consiglio su come essergli di aiuto, senza trascurare i miei figli, vederlo triste e arrabbiato con sé stesso pk nn riesce a uscire dal suo problema, crea dolore anche in me, riesco solo a dirgli che passerà, che lo amo a prescindere, ma dentro sto male. Ho bisogno di un consiglio.
Commento di: Katya Visitatore
Soffro di Doc da 20 anni..la mia vita è chiusa in casa a pulire..sto male se mio marito lascia cadere briciole o lascia aloni..nn permetto che nessuno usi la cucina se nn io stessa perché solo io so come nn sporcare…mio marito invece di starmi vicino mi da della pazza e questo nn fa altro che aumentare la mia psicosi
Commento di: Arreso80 Visitatore
Mi rivolgo alle persone che convivono con mariti o mogli affetti da doc….scappate finché siete in tempo e non avete figli prima che la persona non si sottoponga a cure e riesca ad uscire da questo tunnel….per esperienza personale con i figli la problematica ossessiva peggiora e la vita diventa un inferno.
Commento di: admin Membro
Arreso80, il doc in molti casi può essere trattato con successo con una psicoterapia cognitivo comportamental e le persone che ne soffrono possono imparare a gestire il problema. Condivido il fatto che l’assenza di un trattamento adeguato possa avere ricadute anche sugli equilibri famigliari. Buona giornata Enrico Parpaglione
Commento di: Roberta Visitatore
Salve io sono la mamma di una ragazza che ha sviòuppato un’ossessione verso una persona Lei pensa , senza veramente motivo , che questa ragazza voglia rubarle l’affetto di una persona per lei importante,E’una costante.E’osssessionata da questo pensiero.C’è qualcino che possa consigliarmi? Premettendo che ùs seguita psicologicamente da ua professionista. Ma magari qualcuno che ci sta passando può consigliarmi meglio
Commento di: andrea Visitatore
Convivo da 12 anni con la mia compagna che soffre di doc. Grazie alla psicoterapia e al suo grande impegno e sofferenza vedo grandi miglioramenti in lei anche se ancora persistono atteggiamenti della vecchia “modalità". Devo ammettere che è stata ed e’ dura. Abbiamo un figlio che per fortuna ha capito la situazione. Mi dispiace vedere persone che scrivono di lasciare i propri partners perchè soffrono e stanno male. Vuol dire che nella coppia non c’è amore. Laddove c’è amore, c’è anche la forza di lottare insieme. Altrimenti il problema non è il doc ne gli psicofarmaci. Perchè se non fossero quelli ci sarebbe un debito o un lutto e la coppia si sfalderebbe comunque. Il mio consiglio è non state con persone che non amate. Il doc si puo’ sconfiggere, con l’impegno e la volontà e l’aiuto della psicoterapia.
Commento di: Simo8. Visitatore
Ciao, sono la mamma di un ventenne affetto da DOC , emerso da due anni.
È difficile …… È lacerante…. soprattutto vedere e vivere che la persona che ami più di te stessa debba lottare continuamente. …. contro una parte di se…… sapendo che non puoi togliergli questo immenso senso di inadeguatezza …… abbiamo iniziato un percorso ma le cadute sono pronte dietro l angolo…… e proprio ultimamente la fase negativa acuta è un fiume in piena….. che travolge tutto e tutti…… nella mia breve e nuova esperienza mi sto rendendo conto che parlarne, informarsi, conoscere e continuare ad amare può aiutare…… comprendere. …. soprattutto che non si sceglie di essere un DOC …. lo si è .
E prima lo si accetta, meglio si può affrontare e limitare….. per se stessi e per i familiari coinvolti. Sono preoccupata ma amo mio figlio e ciò che, disturbo silente o no, nel tempo di bello mi ha dato…… facendone tesoro per questo e per gli eventuali momenti critici……. prego di avere la sua stessa forza……
A noi familiari la mia sincera comprensione
Commento di: admin Membro
Grazie per il suo messaggio e la testimonianza Gent. Simo8, l’articolo non tratta l’argomento ma ci sarebbe molto da dire sui bisogni dei familiari di una persona con disturbo ossessivo compulsivo che si trovano inevitabilmente a vivere un disagio personale e avrebbero loro stessi bisogno di aiuto e sostegno. Le faccio tanti auguri per la situazione. Cordiali saluti Enrico Parpaglione
Commento di: Riccardo Visitatore
Buongiorno dottore,
da quello che leggo tutte le persone che le scrivono sanno e accettano di avere un DOC per la pulizia della casa. Io sono diversi anni che sono fidanzato con una ragazza ma non avevo mai dato tanto peso alla cosa (pensavo fosse solo un po’ fissata). Solo da pochi mesi ci convivo e sono abbastanza certo che abbia questo disturbo, anche perché mi ritrovo nei racconti delle persone. Non usciamo quasi mai di casa perché deve fare i servizi e se provo a sostituirla si “ancora” letteralmente a quello che sta facendo dicendomi che io non lo so fare. Il problema è che questa cosa non è proprio ipotizzabile… La prende come una critica e mi accusa di essere un ingrato. Come devo comportarmi?
Commento di: admin Membro
Gent. Riccardo, l’attenzione eccessiva alla pulizia non indica necessariamene un disturbo ossessivo compulsivo, ci sono persone che ad es. puliscono non a causa di ansia dovuta alla paura da contaminazione ma per un’elevata attenzione ai dettagli e al perfezionismo propria della loro personalità. Chi ha un DOC soffre perchè si rende conto che il suo comportamento eccessivo, chi ha una personalità con tratti ossessivi considera invece le altre persone poco attente. In ogni caso se la persona stessa non riconosce i costi del proprio comportamento non c’è trattamento psicologico o cambiamento possibile.
Commento di: Bea Visitatore
Buongiorno a tutti. Ho 28 anni e mia madre soffre di DOC da quando ne ho memoria, probabilmente è anche più di uno. Il primo è quello dell’igiene, poi si è evoluto ed è diventato quello dell’igiene delle mani (solo delle mani). Si lava le mani dalle 20 alle 50 volte al giorno per minimo 10 minuti utilizzando 3 tipi di sapone e il disinfettante. Cerca di non toccare nessuna superficie, che tocca con guanti, pezzi di carta e qualsiasi cosa impedisca contatto diretto. A questo si aggiunge l’accumulo degli oggetti, in un ordine tutto suo. Conserva qualsiasi cosa, anche il cibo scaduto. Buste, bustine, carte, incarti, scatole, perchè tutto può servire. Gli ospiti sono altamente indesiderati, anche parenti. A questo si aggiunge anche l’ossessione che i profumi di qualsiasi tipo la facciano soffocare. Anche fare una doccia o uno shampoo diventa un’impresa, a cui si aggiunge l’ipocondria. Più penso a quante cose abbia mia madre e più la lista diventa lunga. E ha sempre rifiutato qualsiasi cura, addirittura mandando me dallo psichiatra. Vorrei poterla aiutare, farla ragionare sul fatto che ha reso la vita un inferno a tutta la famiglia e poco a poco tutti la stiamo abbandonando ma non sente ragioni e mi accusa di essere una figlia degenere. Ora, durante questo periodo di quarantena lo spazio condiviso è veramente molto pressante e ormai sono allo stremo delle forze. Mi costringe ad abbandonare lei e casa nostra perchè io possa vivere una vita sana e normale, e questo da una parte mi fa sentire in colpa.
Commento di: Lollo Visitatore
Salve sono un ragazzo che ha la fidanzata che soffre di doc borderline e ansia vi giuro non è facile è seguita prende farmaci ha avuto un passato travagliato io gli dico sempre che è la mia principessa e queste persone cosi sono dolcissime
Commento di: AV Visitatore
Salve, mio marito ha palesato da pochi mesi quello che ha tenuto ha celato per molti anni, ovvero una dipendenza affettiva per un’altra persona (ero a conoscenza dell’evento ma non ero consapevole della gravità), da qui è scaturito quello che sembra a tutti gli effetti un disturbo ossessivo compulsivo, ovviamente i pensieri intrusivi riguardano persone e relazioni, come posso stargli a fianco e aiutarlo pur essendo io parte di tutti i suoi dubbi e ossessioni? È consigliabile rassicurarlo sul sostegno da parte mia o questo rinforzerebbe i comportamenti disfunzionali? Ha iniziato la psicoterapia da poco e dubbi, pensieri intrusivi e lo stato di ansia sono aumentati.
Commento di: admin Membro
Gent AV, non ho molti elementi per valutare la situazione, tuttavia posso dirle che è possibile che non ci siano cose che in questo momento può fare per aiutare suo marito. Forse potrebbe essere più utile in questo momento concentrarsi su di sè e su come affrontare nel modo migliore per se stessa questa situazione. Credo inoltre che se sarà necessario sarà suo marito in accordo con il suo terapeuta a darle indicazioni in merito ad un suo eventuale coinvolgimeno nella sua terapia. Cordiali saluti, Enrico Parpaglione
Commento di: Di Visitatore
Salve, sono una ragazza di vent’anni e da pochi mesi mi è stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo. Nonostante abbia già iniziato ad affrontare il disturbo con l’aiuto di medici e psicoterapeuti, la comunicazione con la mia famiglia riguardo l’argomento si sta rivelando un grande problema per me. Il fatto di vivere da sola fuori dall’Italia, rende il tutto ancora più difficile. Per me è molto complicato spiegare ai miei genitori di cosa si tratta e il modo in cui la mia vita ne è affetta limitando allarmismi e paure date dalla mancanza di istruzione sul tema. Per aiutarmi in questo mio terapeita mi ha consigliato dei libri da fargli leggere per avere una spiegazione “oggettiva” del DOC e non data unicamente dalla mia esperienza, considerato che anche io sono solo all’inizio del percorso e ho ancora molto da imparare. Purtroppo però le letture non sono in italiano e non sono riuscita a trovarne traduzioni. Volevo sapere se fosse possibile avere un’indicazione su quali libri siano più indicati per un genitore con figli (adulti) affetti da DOC.
Commento di: admin Membro
Buongiorno, può guardare qui per un libro suggerito sul DOC, anche il secondo sull’ansia potrebbero tornare utile, cordiali saluti, Enrico Parpaglione
https://www.psicologo.torino.it/index.php/libri-di-autoaiuto-quali-scegliere
Commento di: LAURA Visitatore
Salve…
Da qualche settimana mio figlio di 9 anni ha paure e pensieri che mi preoccupano un po’.
Mi parla spesso che ha paura del fatto che potrebbe farmi del male con qualsiasi cosa… Ha paura che potrebbe ad esempio cadere dal balcone visto che è un bambino vivace e vorrebbe provare a salire sulla ringhiera ad esempio… Ha paura che io o mio marito potremmo morire con un tumore od altro… Questi sono solo degli esempi… Tutto ciò succede ogni giorno e sopratutto la sera… Lui dopo che me ne parla, anche se è un pensiero banale e lo ammette lui stesso, dice di essere più sereno… Però ha solo dei momenti più o meno fugaci per il resto è un bambino sveglio, vivace e allegro!
Potrebbe essere questione di preadolescenza o di un principio di DOC?
Sono una infermiera e lavoro in un CTA… però ho tantissime perplessità!
Grazie.
Commento di: admin Membro
Buongiorno Laura, potrebbero essere timori passeggeri oppure l’esordio di un doc, in ogni caso può essere utile consultare uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale per fornire al bambino strumenti per rapportarsi con questi pensieri. Cordiali saluti, Enrico Parpaglione
Commento di: Giulia 75 Visitatore
Salve. Sto insieme ad una persona da circa 12 anni e soltanto qualche anno fa sono venuta a conoscenza che soffre di doc. Non saprei come aiutarlo. Durante il periodo di lookdown mi sono resa conto veramente della sua patologia.
Ritorna spesso indietro e tocca gli oggetti, riposa materiali inutili, fobia di fare tante cose… passa molto tempo da solo e partecipa raramente a qualche evento, sempre triste e stanco… Con me a volte si chiude e si allontana diventa freddo …ed è proprio in questi momenti che non so cosa devo fare… Lo amo da morire.. per me è il motore della mia vita….’
Commento di: Rosanna Visitatore
Salve sono la mamma di un ragazzo di 12 anni a cui è stata fatta diagnosi di DOC.In realtà,noi avevamo notato alcuni segni…,ma poi è stato mio figlio stesso a chiedere aiuto e così ci siamo recati da una psicologa dove va una volta a settimana.Sono praticamente tre mesi …ma, a causa del Covid e di altri eventi, i rituali sono aumentati…..addirittura nell’ultimo mese rifiuta di vestirsi da solo, la scrittura gli da’ fastidio….non è facile non prendere parte ai suoi rituali ,poiché in alcuni casi significa saltare la scuola ed isolarlo…io vorrei garantire il meglio a mio figlio, probabilmente non si guarisce,ma da madre spero che trovi degli equilibri e sentire che è destinato a peggiorare mi lacera il cuore….non so se è il caso di consultare anche un neuropsichiatra infantile….oppure ci vuole tempo per vedere dei risultati??Grazie mille del supporto….
Commento di: Michela Visitatore
Mia figlia di 20 anni ha tentato 3 volte il suicidio e inizialmente le era stata diagnosticata una forma bordeline e curata per ciò, ma dopo due anni le è stato diagnosticato( cambio psichiatra in quanto risultati minimi) il doc. Ora è in terapia e seguita sempre da psichiatra e stesso psicologo, è dura soprattutto per lei e anche per noi (in quanto ci sentiamo in parte impotenti) ma lentamente cerchiamo di aiutarla (anche se inconsciamente eravamo arrivati al punto di assecondarla in tutto e lo psicologo ci ha avvisati che avremmo dovuto cambiare parte dell’atteggiamento) . Spero con tutto il cuore che con il tempo si riesca a migliorare ancora di più il nostro atteggiamento e il suo rapporto con se stessa e tutti i suoi dubbi.
Commento di: Ss Visitatore
Salve Dottore.
Stavo leggendo i commenti suoi e degli utenti. Mi rivolgo a chi ha esperienza simile o uguale alla mia, ma soprattutto alla Sua esperienza professionale.
Mio padre diversi anni fa, io ero molto piccola, si è curato per il DOC. Adesso sembra che ci risiamo. Con mia madre è un incubo, la tratta da serva e il suo lavoro non conta nulla per lui, questo da sempre. Mia madre ovviamente reagisce in vari modi, tra cui insulti e urla. Con me e mio fratello non ha comportamento strano, ma si capisce dai suoi discorsi. Mia madre ormai sta andando fuori di testa … tra poco mi sposo e ho il terrore di lasciare casa, perché penso possa accadere qualcosa di brutto e che non io possa fare nulla.
Mia madre, a sua volta, lo tratta male (visto come anche lei viene trattata da mio padre) e quando la sera torno a casa da lavoro inizia a dirmi tutto, cosa che mi genera moltissima ansia.
Oltretutto, dovrà operarsi alle ginocchia, cosa che lo disturba molto….Vorrei affrontare i fatti con mio padre, ma non so come fare. Grazie e buon lavoro.
Commento di: Sabrina Visitatore
Buongiorno Dottore, ho una sorella che soffre di doc. È da un paio d’anni che si è trasferita giorno e notte con i suoi 3 figli in casa dei miei genitori, mentre il marito almeno la notte torna a dormire a casa sua. La vita per i miei genitori anziani è diventata un inferno. Devono sottostare a tutte le sue richieste di pulizia, ma lei non muove un dito. Lei da ordini e loro devono eseguire. Siamo arrivati al punto che nemmeno io posso entrare in casa a trovare i miei genitori perché a suo dire sporco e poi i miei dovrebbero pulire e disinfettare ovunque. Inoltre se i miei genitori escono di casa anche solo per andare in giardino o a fare una passeggiata, cosa che accade molto raramente, devono lavarsi prima di entrare in casa… Cosa posso fare? Lei non si accorge di nulla nonostante tutto noi le facciamo notare che non è vita per lei, i figli e i miei genitori che dovrebbero solo godersi gli ultimi anni di vita in tranquillità. Grazie
Commento di: Vanessa Visitatore
Salve a tutti,
anch’io vivo la situazione come famigliare. Mia mamma soffre di DOC da molti anni, ma dalla pandemia mi pare avere aumentato la cosa, fatta premessa che potrei sentirlo maggiormente io poiché più a casa con i nuovi modi di studiare da casa. Ci sono giorni che mi sembrano interminabili, lunghi, infiniti in casa e non vedo l’ora di uscire e potermi sentire libera. In casa funziona così… é ossessionata dalla pulizia. La cucina non si tocca, come nient’altro che usa lei per pulire perché solo lei pulisce bene, gli altri fanno tutto in malomodo e non allineato perfettamente come vorrebbe. Quando ho la casa libera, mi sento libera di pulire come voglio la mia stanza e mi fa stare serena e bene. Ma appena qualcosa é fuori posto si accorge ed i vestiti sono obbligata prenderli di notte, per non farmi vedere scompigliare i colori abbinati… é dura, logorante!
Ho scoperto da un paio di anni la meditazione e lo yoga, oltre allo sport che pratico da anni, mi fanno stare bene e mi liberano la testa, mi fanno sentire leggera… affronto i questo modo la situazione di casa anche se, in casa, ci sono giorni che sono davvero lunghi e mi sento bloccata nelle sue routine obbligatorie da rispettare.
Commento di: Laura Visitatore
Salve a tutti
Anch’io come gli altri vivo arrivo da una brutta situazione famigliare.
Mio fratello soffre di DOC; ed è brutto dirlo ma è logorante, asfissiante.
Volevo sapere se esiste qualche gruppo di sostegno, anche tramite whatsapp, solo per poter parlare con qualcuno ogni tanto, quando mi sento veramente esausta. Le persone che non lo provano sulla propria pelle o non hanno a che fare con persone affette da questo disturbo non possono capire.
Commento di: Maurizio Visitatore
Sono capitato in questo gruppo per caso. Mio fratello soffre di DOC. Da quanto? A me sembra che vi abbia sofferto da sempre. Ci sono state varie fasi: quelle dei lavaggi infiniti e, da qualche anno, quella del controllo ossessivo dei documenti nel portafoglio. Le crisi arrivano all’improvviso. Sei a tavola ed è come se rovesciasse gli occhi, inizia a imprecare, a fare colpi di tosse nervosa. Poi si chiude in camera e fissa ripetutamente i suoi documenti: se la carta di identità è la sua, se ha spedito una ricevuta e non so quante altre cose. Associa quel che fa a rituali, a movimenti oscillanti del capo, scrive pezzi di carta. Negli intervalli di lucidità è un’altra persona, ma quando arrivano i momenti del DOC sembra come se fosse posseduto (preciso che io non credo alle possessioni e al soprannaturale). Gli ho proposto più volte di parlare con un medico, ma non vuole e non posso trascinarlo con la forza. Vorrei tanto che esistesse una via d’uscita, perché - mi chiedo - che cosa ho fatto io, mio padre, mia madre, ma soprattutto lui per meritare questo? che cos’è che porta le persone ad agire nell’irrazionalità? Lui ed io siamo sempre vissuti insieme con gli stessi genitori, siamo entrambi realizzati nel lavoro. I miei genitori sono persone anziane e pacate. Il loro comportamento è stato sempre esemplare e affettuoso. Non navighiamo nell’oro, ma non abbiamo problemi economici. Perché, allora, tutto questo? Mi sento perfino in colpa nell’esprimere questo sfogo, ma - seppure mi sento in colpa - benedico quando posso uscire per lavoro e allontanarmi da tutto questo. Ma anche fuori non posso fare a meno di pensarci e il non poter aiutare mi deprime. Non colpevolizzo nessuno, non impreco, non pretendo una risposta, ma vi ringrazio per avermi dato modo di parlarne. Un saluto a tutti.
Commento di: DN Visitatore
Gentile Dottore, ho sposato un uomo 13 anni fa e dopo pochi mesi dopo una forte crisi attribuita a suo dire a stress ed ansia si reca da uno psichiatra che lo segue per circa un anno prescrivendo inizialmente un farmaco è terapia. Sono stata convocata in una delle ultime sedute e vengo a sapere che ha un doc con derealizzazione e de personalizzazione. Interrompe la terapia, sta meglio, ben presto iniziano i conflitti legati a futili motivi sulla gestione della casa e pulizie, ogni situazione gli crea stress anche i due bambini nati di li a poco. Il suo problema era lavare mani, docce e pulizia. Sempre teso e comportamenti intermittenti con la società.
Propongo di tornare in terapia ma dice che lui non ha problemi, anzi attribuiva i problemi di coppia a me. Si sente sempre provocato ogni colta che critico i suoi modi e i suoi comportamenti. Alla fine dopo anni di sofferenza decido io di separarmi per me e per i miei figli. Metteva ansia a tutti e non volendo riconoscere i suoi problemi ho preferito mettermi io in discussione e lasciarlo. Non ho mai capito perché non è tornato in terapia quando la relazione iniziava a vacillare, forse perché ero io a chiederla? Teneva così tanto alla sua famiglia ideale che non ha avuto il coraggio di curarsi?
Commento di: Pamela Visitatore
Laura e Maurizio mi trovo nella vostra stessa identica situazione, con un fratello malato di DOC che non vuole saperne di curarsi, e che ci sta rendendo a tutti una vita d inferno.
Contattatemi se potete
Commento di: luna Visitatore
sono l’unica di tre figli a nn soffrire di doc. i miei fratelli mi giudicano frotunata ma credetemi è uno strazio… tra di loro nn si soffrono e la vita familiare è un disastro. io sono sposatat realizzata e dovrei essere felice, ma non lo sono… perchè è n disatro il resto.
Commento di: Lela Visitatore
Mi spiace per Alessio, non sono un medico, ma temo che con la nascita del bambino i sintomi peggioreranno. E di brutto! Organizzatevi con i parenti o con un aiuto domestico in modo che mamma e neonato non restino mai in casa da soli . E dico mai! Parlate con un medico e valutate piuttosto di rinunciare all’allattamento al seno, ma cominciare una terapia farmacologica mirate. Anche perché una donna in questa situazione psicopatologica di sicuro nn può affrontare un allattamento al seno
Commento di: Pamela Visitatore
Laura, Maurizio e Pamela, io esattamente come voi, da una vita con un fratello così, ora sta degenerando, mi sento distrutta, non so piu che fare, e forse è vero che non posso fare nulla. Se potete contattatemi, è un grande aiuto poter condividere una situazione che si vive sulla pelle, chi non la vive non puo’ capire il dolore che genera.
Grazie
Commento di: Erica Visitatore
Ho sposato un ossessivo compulsivo. Non mi ero resa conto di quanto fosse grave fino alla nascita della nostra bambina. Prima mi diceva, di tanto in tanto, che temeva di essere attratto da bambine e altri uomini, ma sembravano paure marginali. Il giorno dopo la nascita della nostra bambina mi ha detto di aver scelto il nome perché conosce una bimba “attraente” con lo stesso nome. 10 giorni dopo mi ha detto di essere attratto da nostra figlia. Prima non avrei mai e poi mai pensato che potesse arrivare a tanto, senza la minima preoccupazione per me; con gli ormoni del post parto, i punti in vagina, la febbre alta per gli ingorghi al seno. La sua famiglia poi lo asseconda e mi insulta perché non ho pazienza e non sono abbastanza forte. Loro, che una settimana dopo il parto mi hanno detto: “dovevamo avvisarti che è un ossessivo compulsivo da quando ha 3 anni, perché dovevi aiutarlo prima di diventare genitori". Io?!
Se potete scappate a gambe levate. Dal DOC non si esce, scappate prima di matrimonio e figli!!! Fidatevi, è devastante e loro vedono solo la loro devastazione interiore, mai quella che causano a voi!
Commento di: Antonella Visitatore
Buonasera, io sono la mamma di un figlio adolescente con doc. E’ iniziato tutto circa tre mesi fa, prima di allora è stato sempre tutto normale. Anche mio marito soffre di questo disturbo ma in forma più lieve rispetto a nostro figlio. Mio marito ha sempre ripreso il figlio per qualunque cosa perché diceva che si sporcava o che sporcava casa. Così facendo ha creato nel figlio la sua stessa ossessione. Mio figlio dice che ha preso “consapevolezza” dello sporco e dei rischi di contaminazione. Così da un giorno all’altro ha cominciato a lavarsi le mani di continuo, a cambiarsi 5 -6 volte al giorno, a farmi cambiare il letto tutti i giorni. Vuole stare sempre a casa e non esce più con gli amici. Non vuole che mi avvicini a lui perché dice che è sporco e contagioso. Non posso entrare in camera sua, non posso aprire le finestre perché dice che le maniglie sono sporche..A ciò si aggiungono le ossessioni che continua ad avere mio marito, secondo il quale quello che fa lui è normale mentre il figlio è pazzo..La mia vita in casa è diventato un inferno!
Commento di: Rassegnata75 Visitatore
Salve, sono sposata da anni con un uomo affetto da Doc che si è sempre rifiutato di essere curato ed è un vero inferno. Ho scoperto il suo disturbo dopo il primo anno di matrimonio. Avevo notato stranezze già prima ma la nostra vita era ancora gestibile. Con gli anni tutto è degenerato e oggi, vivere con lui è quasi impossibile. Ho lottato tanto, ho cercato di trovarne le cause con il dialogo, l’ho assecondato in ogni modo per amore, ho rinunciato a TUTTO, sogni e lavoro compresi, mentendo a chiunque per nascondere la verità. Oggi mi ritrovo depressa e annientata come donna, costretta ad un mare di bugie e scuse non posso frequentare amici, i parenti li posso vedere pochissimo e fra mille attenzioni, esco solo per le necessità di casa ma sempre con la sua supervisione e nei luoghi che lui ritiene “idonei". Lui ha paura di qualsiasi cosa e non frequenta nessuno, nemmeno i genitori. In pratica viviamo in una “bolla” debitamente disinfettata all’occorrenza e nessuno può accedervi. Non abbiamo una vita sociale, solo divieti e restrizioni in totale assenza di contatti fisici da parte sua. Lui vive chiuso in casa, in ufficio h24, scende solo per i pasti e per andare a dormire ma deve sempre avere ogni minima cosa sotto controllo, compresa la vita degli altri. Ha sviluppato, insieme alla rupofobia, una miriade di altre fobie e ritualistiche che rasentano la paranoia( fobia dei cerotti e di chi indossa medicazioni, ingessature, dispositivi medici, del sangue, degli ospedali, dei luoghi pubblici, dell’aria esterna in certi casi, dei muri, delle cose che stanno a terra o vi sono cadute, ha fissazioni religiose e convinzione di essere perseguitato da maledizioni…) pretende da me e figlio totale abnegazione e comprensione dicendo che siamo la sua ragione di vita e che si comporta così perché ci ama troppo. Superfluo dire che anche il nostro lavoro e la situazione economica ne abbiano risentito parecchio nel corso degli anni. Dico tutto questo con immensa tristezza solo per avvisare chi pensa di sposare o convivere con qualcuno affetto da Doc. Se non siete sicuri che la persona accetti il problema ed una cura, egoisticamente lasciatela, prima che fagociti la vostra intera esistenza e vi renda incapaci di reagire. Io non lo posso fare per motivi di forza maggiore ma posso dire, in tutta onestà, che se ascoltassi la mia volontà, me ne andrei anche oggi.
Commento di: Serena Visitatore
Ciao, sono una ragazza di 18 anni, penso di soffrire di DOC dai 10 anni circa, anno ricorrente alla separazione dei miei genitori, ho sviluppato un DOC che mi impone di pregare o pronunciare le stesse parole e numeri, numerose volte al giorno, specialmente quando ho ansia, accompagnato tutto da un gesto innocuo (incrociare sempre le stesse dita), si era poi trasformato in un continuo controllare gas, porte, finestre…cosa che non accade sempre, rimane comunque invalidante, non tutti se ne accorgono, anzi quasi nessuno, ma è comunque vergognoso e stressante…è come una e vera propria gabbia mentale, non riesci a farne a meno, per la paura costante dell’ eminente, che possa accadere qualcosa ai cari, ai tuoi animali…è davvero fastidioso e disagiante.
Commento di: Serena Visitatore
Io sono tornata da mia mamma provvisoriamente poiché non mi hanno accudito in modo adeguato e sto facendo un percorso di indipendenza affettiva economica. Mia mamma ha un disturbo di accumulo e difficoltà organizzativa (tenere in ordine e che sia facile da pulire) degli spazi, e mi ha cresciuta in modo disorganizzato privandomi di affetto, serenità e stabilità. È stata abusante e quindi tutto questo non vedere i suoi problemi è percepito come un vero e proprio narcisismo da me poiché mi ipercritica aspettandosi da me una perfezione che io non riesco mai ad avere a causa degli ostacoli che i miei genitori (divorziati) mi hanno dato costantemente. Mia madre è anche obesa, aggressiva, giudicante e manipolativa (è arrivata a farmi fare la doccia tutti nudi con il suo ex che avevo 12 anni). Ha delle ossessioni, manie, paranoie e incolpa me di quello che fa lei. Nella mia famiglia ci sono situazioni di schifofrenia quindi può essere quella oppure narcisismo di personalità borderline. In ogni caso non vede la sua malattia. Io sono anoressica e ho cercato tutta la vita contatto fisico affettivo a mio discapito. Mio padre mi ha concepita per avere il figlio maschio poiché il suo doc è sugli animali e sul lavoro quindi mi voleva sfruttare a lavorare e quando vivevo da lui da bambina lo faceva (ad esempio io ero l’addetta alla pulizia delle gabbie dei piccioni e dopo non mi veniva fatta la doccia). L’unica cosa che posso fare è prendermi cura di me al massimo del possibile in questa situazione e resistere mentre completo gli studi e trovo il lavoro indeterminato. Nella camera di mia mamma non si può passare è sommersa di cose… Le altre stanze fortunatamente meno.
Commento di: luigi Visitatore
buongiorno dottore, io ho una figlia di 29 anni e da quando aveva 18 anni iniziava a lavarsi spesso le mani in bagno un po di tempo ma noi pensavamo ok è femmina perde piu tempo .
ad oggi è diventato un problema grosso , si deve cucinare lei o non mangia se cucina la madre, deve toccare lei sola il cibo o i pacchetti di pasta, la lavatrice la deve fare lei e solo panni suoi su uno stendi panni in casa solo per i suoi panni e guai a toccarli li rimette in lavatrice, in bagno quasi 3 ore inizia a lavare tutto bidè tazza doccia tutto con candeggina e poi si lava lei un tormento, la sera uguale e nel pomeriggio anche in bagno a fare cosa non si sa chiusa ore a lavare, al momento non lavora ma sono preoccupato per lei come fa a trovare lavoro con queste manie doc cosa dobbiamo fare che aiuti ci sono dottore
grazie .
Commento di: admin Membro
Buongiorno Luigi, suggerisco di intraprendere una psicoterapia cognitivo comportamentale. In questa terapia si aiuta la persona ad esporsi alle sue paure (es. la contaminazione) senza mettere in atto le compulsioni e a diventare puù consapevole del fatto che i pensieri intrusivi e l’ansia sono il risultato del disturbo ossessivo compulsivo e non indicano la presenza di un problema esterno (il problema non è la contaminazione ma il DOC!).
Potete trovare ulteriori spunti sul disturbo in questo sito: https://www.ossessionicompulsioni.it/ Buona fortuna! Enrico Parpaglione
Volevo soltanto complimentarmi per questo blog, che ho iniziato a leggere con interesse. Gli interventi sono molto interessanti, e soprattutto utili.
Chiara