Abbiamo già parlato della rabbia e dell'importanza di gestirla o esprimerla in modo funzionale anche attraverso tecniche specifiche.

Può essere interessante riflettere su quali eventi possano suscitare in noi questa emozione:

• La rabbia può attivarsi quando non otteniamo qualcosa che riteniamo di meritare e che ci aspettavamo. Questo “qualcosa” può essere una ricompensa concreta (soldi, oggetti) o magari l’approvazione o il riconoscimento da parte di un’altra persona. Ad es. possiamo provare rabbia se non riceviamo l’agognato aumento oppure se non veniamo ringraziati per qualcosa che abbiamo fatto per un’altra persona.

• Ci arrabbiamo più facilmente quando siamo sotto stress: se siamo in ritardo perchè bloccati in coda in auto possiamo provare rabbia che nel peggiore dei casi si trasformerà in guida aggressiva o in diverbi con gli altri automobilisti.

• Possiamo provare rabbia se veniamo interrotti in un’attività nella quale eravamo concentrati oppure se ci viene impedita un’azione diretta al conseguimento di un obiettivo. Ad es. se veniamo ripetutamente disturbati mentre stiamo scrivendo una relazione è facile che emerga in noi un’emozione di irritazione o di rabbia

• Proviamo rabbia con più probabilità se abbiamo regole, valori, standard rigidi e pensiamo che le cose debbano andare in un certo modo (il nostro). Ricordiamoci che la rabbia è scatenata dalle nostre valutazioni circa le situazioni e non dalle situazioni in sè. La presenza di processi cognitivi di “generalizzazione”, “intepretazione” e “personalizzazione” potrebbero farci provare rabbia anche in situazioni altrimenti non attivanti. Inoltre, se parliamo a noi stessi mentalmente (dialogo interno) in modo intollerante verso il comportamento degli altri (o il nostro) proveremo più facilmente rabbia.

• Infine possiamo arrabbiarci quando perdiamo o ci viene sottratto qualcosa in nostro possesso o se veniamo attaccati verbalmente o fisicamente oppure in generale se percepiamo che qualcuno si sta comportando in modo disonesto e ingiusto nei nostri confronti.

Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino