Costanza dell'immagine di sè o apertura al cambiamento?
In età adulta, uno degli aspetti che ci aspettiamo si sviluppino al livello psicologico è la stabilità della concezione di sè. In alcune forme di disagio psicologico, come il disturbo borderline di personalità troviamo tra le caratteristiche cruciali proprio un'immagine di sè persistentemente instabile.
Le difficoltà provate da chi non riesce ad avere un'immagine di sè stabile ci spiegano quanto questo aspetto sia importante per la salute psicologica.
Se ci aspettiamo che le situazioni esterne definiscano continuamente chi siamo ci sentiremo come un bambino che è al primo giorno di scuola, solo che questa sensazione durerà ogni giorno della nostra vita! Il nostro umore sarà in balia delle reazioni degli altri e dipenderà dalle loro reazioni più o meno positive nei nostri confronti. Potremo passare in un attimo dalle "stelle" alle "stalle" sentendoci in certi momenti come buoni, capaci, interessanti ed in altri momenti come persone cattive, incapaci, di scarso interesse.
Il forte impatto che le persone e le situazioni esterne avranno sul nostro benessere ci porterà a vivere la nostra vita con estrema ansia e preoccupazione. Del resto se il rifiuto di un potenziale partner vuole dire che non siamo "amabili" come possiamo essere disposti a farne esperienza? Se il significato attributo al rifiuto è questo per noi sarà un’esperienza terribile e inaccettabile.
Come si raggiunge la costanza dell'immagine di noi?
Nel corso della nostra vita acquisiamo costantemente informazioni dagli altri e dalle situazioni che possono farci da specchio e permetterci di costruirci un'immagine di noi stessi. Quanto più le relazioni che viviamo con gli altri ci restituiscono un'immagine di noi incoerente e confusiva tanto più saremo in difficoltà e cercheremo all'esterno una risposta. In alcuni casi potrebbe persino accadere che le prime figure di attaccamento (es. i genitori) abbiano rimandato alla persona un'immagine di sè negativa e che il successivo rifiuto di questa visione di sè porti la persona a sentirsi insicura rispetto a chi è. Questo la porterà a dipendere particolarmente dall'esterno anche probabilmente che il terrore che sia confermata proprio quell'immagine negativa da cui vorrebbe fuggire.
Anche l’assenza di feedback da parte delle figure di riferimento può far sì che il bambino non sviluppi un’immagine di sè chiara. Questo accade quando ad es. i genitori sono particolarmente inibiti emotivamente e poco comunicativi.
Avere un’immagine di sè stabile è sempre un vantaggio?
Quanto detto ci porterebbe a pensare che un'immagine di sè stabile sia sempre un vantaggio. Ma è sempre così? Come ben sanno gli psicoterapeuti alcune persone si legano particolarmente anche ad immagini di sè fortemente negative. Da un lato si sentono sicure a mantenere un’immagine di sè stabile, dall’altra questa immagine di sè negativa le fa soffrire!
L'immagine di sè per funzionare deve essere stabile ma al tempo stesso mantenere una permeabilità rispetto all'esterno. Questo ci permetterà di acquisire nuove informazioni dall’esterno e aggiungerle all’idea che abbiamo di noi stessi. La costruzione di questo equilibrio tra stabilità e permeabilità ci permetterà di avere chiaro chi siamo e in cosa ci differenziamo dalle persone che abbiamo vicino ma al tempo stesso di mantenere una certa apertura rispetto ai feedback esterni.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino
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