Soffrire di depressione bipolare è come vivere su un vulcano coperto di neve che tuttavia è a rischio di esplosione da un momento all'altro.
La depressione bipolare è infatti un disturbo particolarmente invalidante caratterizzato dall'alternarsi di fasi depressive e maniacali, da qui il termine "bipolare".
L’episodio depressivo è caratterizzato da tristezza prolungata e immotivata, pensieri negativi, irritazione, agitazione, ansia
affaticabilità, stanchezza, difficoltà di concentrazione, indecisione, perdita di interesse verso le attività e le persone, dolori fisici, pensieri di morte e suicidio, alterazione delle abitudini alimentari e di sonno.
Se nel corso della fase depressiva si ha una mancanza di energie e un rallentamento del pensiero, nella fase maniacale c'è al contrario un eccesso di energie che danno la sensazione di poter vivere sopra le righe.
In questa fase la persona pensa e parla più velocemente del normale, passa da un argomento all'altro, si sente euforica, sotto pressione e agitata, si mostra particolarmente perspicace e sveglia.
Al contempo però l'attenzione è molto labile, la percezione dei rischi bassa con la possibilità di intraprendere attività dannose come:
- spese fuori controllo, fare acquisti sconsiderati, indebitarsi;
- guida ad alta velocità;
- abuso di sostanze;
- gioco d'azzardo;
- sessualità promiscua e non protetta;
- lasciare il lavoro o chiudere una relazione senza motivo.
Talvolta la fase maniacale si manifesta con sintomi psicotici di disorganizzazione del pensiero, allucinazioni e pensieri deliranti e irrealistici.
Il disturbo bipolare è considerato trattabile ma non curabile.
Questo significa che attualmente non è possibile guarire del tutto dal problema. Tuttavia la persona può, grazie ad un supporto farmacologico e psicoterapeutico, gestirne gli effetti e vivere un vita soddisfacente.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino