Posted by admin on 27 Lug 2012 in Dipendenze, Gioco d'azzardo
Il giocatore d'azzardo patologico considera vere una serie di premesse che lo portano a sovrastimare le proprie possibilità di vittoria e di rivalsa e pertanto contribuiscono a far continuare il suo comportamento autodistruttivo. Vediamo quali sono le convinzioni più frequenti del giocatore:
- L'illusione del controllo. Consiste nella credenza che le possibilità di vittoria siano più elevate del caso.
- Il pensiero superstizioso. Riguarda la credenza che ci siano numeri, amuleti, macchine, cavalli fortunati o rituali che propiziano la fortuna
- Gli errori di attribuzione. Riguardano ad es. la sovrastima delle abilità e la sottostima del caso. Considerare delle perdite come se fossero "quasi vittorie", es. alla roulette la persona punta su 5 ed esce il 4, a quel punto pensa "per poco non ho vinto".
- La fallacia del giocatore d'azzardo. Ovvero l'idea che il passato controlli il futuro e che i risultati non siano indipendenti: es. pensare che sia vantaggioso puntare sui numeri "ritardatari". Oppure pensare che se lanciamo una moneta ed esce per due volte "testa" la terza sia più probabile che esca "croce".
- L'inseguimento o la trappola. L'idea per cui il giocatore ritiene di dover continuare a giocare almeno fino a quando non recupererà i soldi persi.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino