I pensieri automatici negativi
Cosa sono i pensieri automatici? Si tratta di pensieri che affiorano in modo automatico alla mente nel corso della vita quotidiana.
I pensieri automatici possono essere positivi o negativi, possono dirci “ce la farai” o possono ripeterci “tanto non ce la fai”. Dai pensieri automatici negativi nascono le emozioni spiacevoli.
Vediamo alcuni es. di pensieri automatici negativi:
“non sei abbastanza bravo”
“tanto non ce la fai”
”ti va sempre tutto male”
“nessuno ti vuole bene”
“sei perseguitato dalla sfortuna”
“non passerai mai l’esame”
Questi pensieri possono essere solo di passaggio o diventare assillanti e fastidiosi.
In particolare la tendenza della persona a farli propri e a rimuginare su di essi può amplificarne a dismisura l’impatto emotivo causando ansia o depressione.
I pensieri automatici negativi sono prodotti della nostra mente, creati a partire dalle nostre convinzioni profonde sul rapporto tra noi, le altre persone, il mondo.
Queste convinzioni, dette schemi, derivano a loro volta in larga parte dalla nostra esperienza di vita. Gli schemi sono presenti nella nostra memoria ma sono per la maggior parte del tempo inattivi.
Nelle condizioni psicopatologiche può invece accadere che schemi disfunzionali rimangano attivi per la maggior parte del tempo.
Normalmente, comunque, l’attivazione avviene solo in condizioni particolari.
Se uno schema viene attivato i pensieri automatici negativi ad esso collegati affiorano alla mente della persona.
Non essere consapevoli della loro presenza, prenderli come dati di fatto, può far sì che l’influenza (emotiva, cognitiva e comportamentale) che hanno sulla persona sia massima.
Nei casi più estremi i pensieri automatici negativi possono letteralmente colonizzare la mente: in questi casi la persona non vede più una via di uscita, viene sopraffatta dalle emozioni spiacevoli, tende a chiudersi in se stessa isolandosi dal mondo.
Federica ha uno schema profondo che riguarda sè in relazione con gli altri secondo cui “non esiste al mondo nessuno che la possa amare”.
Quando la relazione con il suo ragazzo finisce, lo schema si attiva prepotentemente, partono i pensieri automatici negativi legati allo schema: “sapevo che sarebbe andata così, nessuno mi vuole”, “non troverò mai nessuno per me”.
Federica prova tristezza, rabbia, disperazione: l’attivazione di questo schema profondo renderà ancora più difficile l’elaborazione del distacco dal fidanzato.
In post successivi continueremo a parlare dei pensieri automatici negativi approfondendo il tema della fonte da cui nascono.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino
3 commenti
Commento di: dasio mosiontini Visitatore
Commento di: luisa Visitatore
come combattere i pensieri negativi automatici?
Commento di: admin Membro
https://www.psicologo.torino.it/index.php/la_gestione_dei_pensieri_automatici_nega
In questo post suggerimenti su come si possono gestire i pensieri automatici negativi
Come si combattono i pensieri automatici negativi di disperazione?