5 commenti
Commento di: Nico Visitatore
Commento di: michele Visitatore
Davvero difficile. L’università è stata un dramma mi mancavano dieci esami a giurisprudenza, poi mi sono convinto di essere uno scemo perchè non riuscivo a passare l’esame di diritto penale. Mi sono segnato a filosofia e ho impiegato sette anni ma alla fine ce l’ho fatta. Ne sono uscito col sostegno del mio prof. e della mia ragazza, che mi ripete che alla fine l’ho scritta io la tesi. Ma io resto dell’opinione che se non ci fossero stati loro due sarei rimasto arenato.
Ora mi si ripresenta lo stesso blocco con il lavoro. Non so decidermi, sul da fare vedo solo limiti insormontabili intorno a me. Che idiota che sono.
Commento di: jimmyprof Visitatore
Queste “difficolta’” le abbiamo vissute tutti! Compreso, per risposta a michele, la NOVITA di entrare nel mondo del lavoro; MI sembra di poter dirti che quando fai la SECONDA SCELTA ce la fai…forse per antagonismo con la PRIMA persa! Fai cosi’ anche con il lavoro; il lavoro spesso si prende dove si trova, l’universita e’ solo UN TEmPO della vita, poi lo scenario cambia.
E osi’ via; la vita son solo “sempre” scelte e spesso inaspettate…io ora ho un’eta’ in cui devo scegliere cosa fare dell’invecchiamento depauperante di mia madre, Istituto ( che non vuole) o vivere straziandomi a vederla cosi’? In gamba… ha ragione Leopardi, la vita e’ un continuo rimuovere sassi, ostacoli e difficolta’ per poi…finire davanti ad un precipizio e …caderci giu’. Coraggio
Commento di: germana Visitatore
SAlve,
come si è svolto il lavoro che Elisa ha fatto su di sé?
E’ interessante il passaggio da “ragazza che parlava da sola” a ragazza che is relaziona,lo può illustrare meglio?
Mi fa venire in mente questa cosa che mi è successa e di cui sino ad oggi non trovavo spiegazione.Sono uscita con grand efatica da un periodo molto buio,prima (nel periodo “nero” tenevo un diario ch eera assolutamente introspettivo,quando sono stata bene non ho più sentito l’esigenza del diario
Commento di: admin Membro
Un diario viene utilizzato in terapia con diverse funzioni, può permettere di riconoscere la differenza tra pensieri, emozioni, comportamenti e situazioni oppure essere semplicemente una valvola di sfogo.
Elisa attraverso il diario ha aumentato la sua consapevolezza sui processi di pensiero e sugli schemi che la portavano a provare emozioni negative.
Questo lavoro, oltre al mettersi in gioco affrontando nuove situazioni, le ha permesso di rafforzare la sua personalità.
Io ho 23 anni e mi trovo nella stessa situazione di Elisa, da molto tempo. Vorrei tanto sapere come ha fatto Elisa ad uscirne perchè io non ci riesco proprio. Grazie.