10 commenti
Commento di: Valentina Visitatore
Commento di: admin Membro
Salve, le storie nelle quali uno o entrambi i partner vivono il distacco come abbandono tendono ad essere instabili e complicate da portare avanti. Questo non significa però che una persona con schema abbandonico non possa trovare un partner particolarmente paziente e rassicurante.
Spesso ciò non accade perchè chi ha uno schema abbandonico si sente molto più attratto da partner sfuggenti.
In ogni caso la persona con questo schema può lavorare su se stessa per ridurre l’impatto che lo schema ha sulla sua vita. Questo le permetterà di migliorare il modo con cui si relaziona al partner.
Cordiali saluti
Dott. Enrico Parpaglione
Commento di: sara Visitatore
penso di avere questo tipo di problema anche io ho 28anni e da 9 sto con un ragazzo che e’violento insicuro ottuso tutto il contrartio di me so che non andrei da nessuna parte con lui anche perche fa uso di droghe ma tutte le volte che MI LASCIA sento dentro di me un vuoto immenso una catastrofe eppure io ho una vita indipendente da lui lavoro ho amici interessi una famiglia stabile ma sono completamente spaventata appena lui mi abbandona e sono gia 5 volte con questa.come si fa a superare l’abbandono???
Commento di: admin Membro
Buongiorno, può iniziare leggendo il testo “Reinventa la tua vita. Scoprite come modificare voi stessi e liberarvi dalle trappole che vi impediscono di cambiare la vostra vita” Young Jeffrey E.; Klosko Janet S.
In questo libro troverà alcuni utili suggerimenti, nel caso in cui ne sentisse la necessità può contattare uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale che conosca la schema therapy nella sua città.
Cordiali saluti
Dott. Enrico Parpaglione
Commento di: Daniela Visitatore
Buonasera, ho letto con attenzione la storia di Sonia e, in qualche modo, vivo una situazione lontanamente simile…
Io non ho subito abbandoni legati all’infanzia che, escludendo un attaccamento eccessivo a mia madre poi risolto grazie ad una psicologa, non è stata affatto traumatica nè segnata da abbandoni, ho avuto dei genitori amorevoli e presenti sempre.
Circa 3 anni fa però è terminata una relazione durata 5, storia che pensavo fosse l’unica proprio perchè avevo la certezza che quello fosse il ragazzo della mia vita, l’uomo con cui avrei costruito il mio futuro. Improvvisamente ho dovuto fare i conti con una realtà diversa, quel ragazzo non mi amava più e mi ha lasciata..
Da premettere che non sono mai stata una ragazza gelosa, ho vissuto questo rapporto a distanza (io Roma lui Napoli) con una totale fiducia (da parte di entrambi), rispetto e serenità, non ho mai letto sms, o pedinato o fatto cose che a volte le persone insicure, categoria di cui io faccio pienamente parte, fanno.
Ora sto con un ragazzo che davvero non mi fa mancare nulla e non mi dà alcun modo di essere gelosa, vivo serenamente il nostro rapporto solo che, a volte, inaspettatamente, sento la paura di perderlo eccessivamente presente e la gelosia mi attanaglia, in quei pochi momenti (sono davvero attimi) reagisco male anche solo se vengo a sapere che il mio fidanzato ha conosciuto, per caso, una bella ragazza, oppure se ha incontrato una vecchia amica…
Ho una paura terribile di perderlo, reagisco malissimo e scoppio a piangere al solo pensiero, ma per assurdo, in quegli stessi momenti sono contapevole di come questo mio comportamento sia sbagliato e lo percepisco estraneo da me, non appartenente alla mia persona, proprio perchè non sono mai stata così…eppure certe volte non riesco a trattenermi, a controllarmi…
Temo che, se non dovessi riuscire ad evitare certi atteggiamenti, richierei davvero di allontanarlo, lo porterei a non aprirsi, a non raccontarmi più nulla per paura di una mia reazione sbagliata…che fare? E soprattutto perchè succede? Perchè sono così insicura? Quanto influirà ancora nella mia vita quell’enorme ferita del passato?
Commento di: admin Membro
Buongiorno Daniela, lo schema abbandonico, ovvero una particolare sensibilità ai distacchi dalle persone care, non si verifica solo in seguito a ripetuti allontanamenti vissuti o minacciati.
Si riscontra una particolare sensibilità al distacco anche in adulti che durante l’infanzia siano stati iperprotetti e dipendenti dai genitori.
Anche in questi casi, infatti, la persona, non percependosi sufficientemente autonoma, vive il distacco come una grave minaccia.
Potrebbe darsi che il distacco dal suo ex abbia attivato un’ipersensibilità all’abbandono già presente e sommersa. Non è possibile fare previsioni circa l’influenza che avrà nella sua vita poichè sarebbe necessaria almeno una buona psicodiagnosi che valuti i suoi punti di debolezza e di forza.
Potrebbe anche darsi che siano paure destinate a risolversi da sole in tempi brevi. In caso contrario le potrà essere di aiuto richiedere il supporto di uno specialista.
Cordiali saluti
Dott. Enrico Parpaglione
Commento di: Paola Visitatore
Buonasera, penso di avere lo stesso schema abbandonico di Sonia. Ho frequentato sin dall’adolescenza persone sfuggenti ed immature, con tutto quello che ne consegue. Riesco ad accettare abbastanza facilmente un rifiuto da una persona che mi piace e non corrisponde il mio interesse, con magari creazione di una qualche amicizia. A livello relazionale invece, mi è capitato di esasperare con tira e molla persone che comunque io stessa avvertivo sfuggenti ed immature e dalle quali non riuscivo a staccarmi facilmente. In ogni caso, il legame veniva reciso in maniera sofferta e necessaria da me, ma si è sempre innescata dai parte dei miei ex fidanzati una serie di dispetti e di giochi per ingelosirmi e farmi male, cercando di ferirmi esattemente dove ero più debole, mentre io continuavo a mantenere il distacco.
Rimane che questa tipologia di gente mi ha provocato molte ferite alle quali ho resistito… Ma ho dovuto subirle fino a che non ho visto loro sparire dalla mia vita, stanchi. In realtà non credo che queste persone fossero animate da veri sentimenti per me, anzi, vedevo un vuoto molto forte che mi spaventava. Non capisco però perchè di fronte ad un distacco netto e annunciato chiaramente, ci si comporti cosi male, cosi crudelmente, si voglia la sofferenza dell’altro a tutti i costi. Saluti e ringraziamenti, Paola
Commento di: Roberta Visitatore
Buonasera.. ho letto con attenzione il caso di Sonia perchè anche io temo di avere legami con la paura dell’abbandono. Da piccola mia mamma ha declinato una buona parte delle sue attenzioni su mia sorella e sono cresciuta sentendomi un pò “da meno"..Anche le scelte di studi che ho fatto non hanno riscontrato grandi sorrisi da parte di mia mamma, che ha sempre visto un “professionale” come qualcosa di meno importante di un liceo (fatto invece da mia sorella). Le mie relazioni affettive con ragazzi non sono mai durate molto e sono sempe state fonti di sentimenti opposti e contrastanti. Attualmente sto vivendo una storia a distanza con un ragazzo..a prescindere dalla durata più o meno lunga ci vogliamo molto bene e questo sacrificio della distanza, seppur temporaneo, sta facendo tornare in superficie antichi timori. Mi fido ciecamente di lui, ma l’idea che possa farsi una vita in cui io nn ne faccio parte in maniera attiva mi spaventa..allo stesso modo penso che, se lui si fa una vita sua e io resto in piedi nonostante tutto, forse allora VALGO DAVVERO…chissà, magari questa storia a distanza riuscirà a darmi maggiore forza.. posso almeno sperarci?
Commento di: admin Membro
Certamente, gestire un rapporto a distanza può essere un buon esercizio per affrontare le sue paure.
Cordiali saluti
Dott. Enrico Parpaglione
Commento di: Francesca Visitatore
Buonasera…anche io sono tormentata dalla paura dell’abbandono.
Mio padre se n’è andato quando avevo sei anni ed è sempre stata una figura che ho sempre vissuto come una sorta di interferenza alla mia formazione ed alla mia realizzazione.
Ora faccio molta fatica a fidarmi e non riesco a credere in nessuna storia con l’altro sesso.
Non riesco a trovare una motivazione per la quale una persona debba amarmi.
Sono diventata talmente razionale da calibrare ogni sentimento e fare in modo che non mi pungano e non mi facciano soffrire. Il pensiero di perdere una persona che amo mi logora a tal punto da non farmi aver il coraggio di amare nessuno spontaneamente e di abbandonarmi alle emozioni.
Sono sempre stata lasciata quando ero più piccola,così ho cominciato ad avere storie senza importanza con persone per le quali non nutrivo alcun interesse,solo perchè sicura che non avrei più,così,sofferto.
Ora mi sto sforzando di lasciarmi andare con un ragazzo,che è sensibile,ma molto distratto.Non so se posso fidarmi o devo lasciar cadere tutto prima ancora di provarci per evitare ulteriori delusioni…
mi dia un consiglio…grazie!
Salve.. Mi è successa la stessa cosa (sia a livello d’infanzia, sia nel presente con una persona che amavo (amo?) tantissimo e a distanza di otto mesi soffro ancora.
Quando la persona che stava con me se n’è andata e si è cercata un’altra persona (trovata molto presto), si è comportata molto male: mancanza di rispetto e cattiverie gratuite. Non capisco se questi atteggiamenti finali possano essere “giustificati” dagli ultimi 3 mesi in cui, con i miei atteggiamenti aggressivi (dati dall’idea che presto mi avrebbe mollato-ma in questo caso penso che i segnali non fossero del tutto inventati da me, bensì reali) ho esasperato l’altro, una persona appunto instabile e poco forte.
Inoltre, quando succedono cose del genere.. davvero questa storia non potrebbe più avere un futuro?
Perchè mi sembra di capire che in realtà un sentimento da parte di entrambi ci sia, o c’era (altrimenti non ci sarebbe stata tanta rabbia per il fallimento della storia, credo). Come vanno a finire si solito le storie con schema abbandonico? Non c’è veramente più niente da fare, anche se i due si mettono con altre persone?