La tensione muscolare e..la strada del rilassamento
"Paolo fa una vita frenetica, corre per lavoro da una parte all'altra della città, si arrabbia quando si trova in coda e guarda ripetutamente l'orologio, per il nervoso mette in tensione i muscoli delle braccia e delle gambe senza rendersene conto. La sera a casa si sente distrutto, gli fanno male le braccia e le gambe, non capisce per quale motivo. Gli passa la voglia di fare altro e va a dormire...pronto per una nuova, stressante, giornata".
Molti di noi, probabilmente, si possono riconoscere in Paolo, nei ritmi di vita che ogni giorno affronta e nella tensione che accumula nel corpo.
Ciascuno di noi ha la tendenza a concentrare la tensione su fasce muscolari differenti: ad es. c'è chi sotto stress contrae lo stomaco, altri le spalle e il collo, altri ancora la fronte e i muscoli della faccia.
La costante contrazione di una o più fasce muscolari rende più impacciati i nostri movimenti e, soprattutto, va a consumare, inutilmente, le nostre energie.
La percezione del proprio corpo bloccato può inoltre essere, per chi è ansioso, un punto di partenza per pensieri negativi su di sè e sulla propria condizione fisica: questo può portare ad un ulteriore incremento della tensione e dell'ansia.
Quali risposte dare ai problemi di tensione muscolare? Gli psicologi con approccio cognitivo-comportamentale insegnano da tempo il rilassamento. Una delle tecniche più usate è il rilassamento neuromuscolare di Jacobson che permette di imparare a tenere sotto controllo la propria tensione muscolare rilassando i muscoli ogni volta che se ne sente la necessità.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino
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