Ottimizzazione della performance sportiva, l'assessment
L’intervento di consulenza in psicologia dello sport per l’ottimizzazione della performance inizia con l' assessment. In questa fase si lavora insieme all’atleta per identificare i suoi punti di forza e debolezza.
I dati raccolti nel corso dei colloqui possono essere integrati con l’utilizzo di questionari con l’obiettivo di indagare le seguenti aree:
• Autoefficacia percepita: ovvero la percezione dell’atleta circa le sue abilità nello sport praticato. La fiducia in sè e la consapevolezza dei propri punti di forza in gara sono aspetti determinanti per una buona prestazione.
• Gestire lo stress nocivo: la capacità di gestire lo stress è particolarmente importante negli sport nei quali non vi sia un forte dispendio di energie fisiche. Si tratta di sport in cui è fondamentale la calma e la concentrazione (ad es. gli sport di tiro). In tutti gli sport, comunque, un elevato livello di stress pre-gara potrebbe causare un utilizzo eccessivo ed inutile di energie.
• La modulazione dell’attivazione: il concetto di modulazione dell’attivazione è qualcosa di diverso della semplice gestione dello stress. Si tratta infatti di identificare il livello di attivazione ottimale per la performance sportiva ed imparare a riprodurlo in gara. Nel corso dell’assessment sarà importante capire: quanto l’atleta è in grado di modulare il suo livello di attivazione e di riconoscere e riprodurre il livello di attivazione ideale?
• La concentrazione: fa riferimento alla capacità di mantenere il focus attentivo su alcuni aspetti della performance. Risulta chiaramente collegata agli aspetti visti in precedenza, se siamo stressati difficilmente riusciremo a rimanere concentrati. L’assessment della concentrazione viene eseguito mediante questionario e/o prove comportamentali.
• Il dialogo interno: riguarda il contenuto del dialogo interiore dell’atleta. Cosa si dice prima durante e dopo la performance e gli allenamenti?
• Le capacità immaginative: l’atleta usa l’immaginazione consapevolmente al fine di migliorare le performance? L’atleta fa un uso inconsapevole di visualizzazioni stressogene?
• Gli obiettivi: come vengono stabiliti gli obiettivi in allenamento e in gara? Sono chiari, definiti, realistici? Come sono stati stabiliti gli obiettivi relativi alle attività di mental training?
• La perserveranza: l’atleta ha un buon livello di autocontrollo? In che modo prepara la gara? Tende a perdere di vista gli obiettivi? Il suo impegno dipende da fattori esterni o interni?
• Le relazioni: in un’ottica sistemica è bene valutare la qualità delle relazioni dell’atleta con il suo allenatore, i dirigenti, i suoi compagni di squadra, gli avversari, il pubblico.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino
E’ un articolo molto interessate, ci sono degli aggiornamenti in proposito?