A molti di noi è capitato di limitare la nostra parte sognatrice e creativa forse per timore di crearci aspettative non realizzabili.
Altre volte abbiamo accantonato i nostri sogni ritenendo di non essere portati per certe relazioni, lavori o condizioni che avremmo desiderato.
In questi casi, probabilmente ci saremo ripetuti più volte dentro di noi “meglio lasciar perdere”, “è inutile non sono portato”, “non fa per me”.
Sognare significa orientarsi verso ciò che realmente vorremmo dalla nostra vita senza lasciarci condizionare da ciò che ci dicono le altre persone, dall’ansia, dagli imprevisti.
Per sognare è necessario rinunciare ai muri e alle difese che abbiamo eretto per difenderci dai fallimenti, iniziando a fidarci di noi stessi e delle nostre possibilità.
A questo punto probabilmente alcuni di voi staranno pensando “sì ma nel mio caso è diverso”, oppure “ho fallito troppe volte” o ancora “è inutile ormai è tardi”.
Prima di proseguire vi chiedo di mettere tra parentesi queste e molte altre obiezioni che vi saranno venute in mente e che tendono a bloccare le nostre possibilità di miglioramento.

Se per molto tempo non lo abbiamo fatto, come possiamo imparare a sognare e trasformare tutto ciò in qualcosa di concreto?
Non esiste naturalmente un solo modo per farlo, proverò comunque a dare alcune indicazioni in merito.

Per prima cosa dovremo sognare, lasciare andare il nostro pensiero come se non esistessero limiti.
Sognare non è facile per chi si lascia raramente andare alle emozioni e al pensiero creativo. Se provando a lasciar libera la nostra immaginazione a creatività ci sentiamo bloccati, potremmo provare ad allenarci dedicandoci ad attività artistiche come dipingere, disegnare, scrivere un racconto.
Sentendo parlare di "creatività" vi siete detti "non posso, non sono creativo"? Provate a pensare a quando eravate bambini, la creatività è una delle possibilità del pensiero umano, possiamo scegliere di (ri)attivarla e usarla oppure di dimenticarla e lasciarla ammuffire.

Torniamo a noi e alla nostra ideazione del sogno, manteniamo la nostra mente libera e mettiamo tra parentesi le nostre ansie e paure andando a identificare tutto ciò che desideriamo dalla nostra esistenza.
Per ora non è importante pensare in termini di limiti (economici, personali, professionali), ricordiamoci pertanto di considerare in questa fase solo tutto ciò che ci piacerebbe.
In questo modo potremo accedere ad una serie di informazioni che possedevamo ma tenevamo nel cassetto nascoste a noi stessi.
L'ideazione dei sogni è importante per capire sia i sogni che abbiamo, sia lo scopo più generale della nostra vita.

Ad es. Elena ha compreso che la priorità della sua vità è fare un’attività con cui possa aiutare le altre persone.
Valerio comprende che la carriera è quanto più gli interessa per realizzare se stesso.
Simona arriva a ritenere che sia per lei fondamentale la conoscenza di se stessa e il benessere nelle relazioni che instaura con le altre persone.

Ogni persona può trovare, a seconda delle proprie inclinazioni ed esperienze, significati e obiettivi diversi per la propria esistenza.
Di conseguenza, anche i sogni di queste persone saranno molto distanti tra di loro.

Attraverso la visualizzazione del sogno, la persona impara ad entrare all’interno del proprio sogno in immaginazione, a viverlo in una sorta di anteprima.
Elena aveva espresso il sogno di aiutare gli altri, vede se stessa in Brasile, mentre svolge attività di volontariato a vantaggio delle popolazioni più povere.
Nella sua mente visualizza posti, atmosfere, persone, emozioni.
Visualizzando il sogno riusciamo a intuire già alcune delle risorse di cui avremo bisogno per realizzarlo, ne capiamo i vantaggi e gli svantaggi, lo facciamo più nostro o al contrario capiamo che non ci interessa veramente.

Con la pianificazione stabiliamo in modo accurato la fattibilità del nostro sogno, le risorse necessarie, gli obiettivi e i passi concreti che dovremo fare per farlo diventare realtà.
Perchè fare un’analisi di fattibilità? In questa fase è necessario comprendere se il nostro sogno sia realizzabile e in che modo.
In pratica ci servirà a individuare i vincoli e le risorse a nostra disposizione.
Vediamo la differenza tra l'esperienza di una persona che ha fatto un'analisi di fattibilità e un'altra persona che si è creata limiti e vincoli irrealistici.
Lidia è una giovane donna che ha il sogno di trasferirsi a lavorare negli Stati Uniti per aprire un’attività imprenditoriale.
Lidia rinuncia al suo sogno perchè inizia a pensare “è difficile, non ci riesco”. Si immagina mille difficoltà, ma non ha fatto una reale valutazione dell'impegno necessario al raggiungimento del suo sogno.

Marco, desidera aprire un’attività all’estero ma, a differenza di Lidia, ha svolto un’analisi di fattibilità accurata.

Si rende conto che i costi da sostenere sarebbero troppo alti per le sue possibilità, dovrebbe riuscire a procurarsi il denaro magari trovando i finanziamenti necessari.
Egli definisce quindi come obiettivo intermedio “trovare dei finanziatori”.
Mentre Marco continua il suo cammino verso l’obiettivo, Lidia si è arenata bloccandosi ogni possibilità di riuscita.

Pianificare il nostro sogno è un passaggio fondamentale, significa renderlo concreto, definendo i tempi, i costi e i vantaggi che ci porterà il suo raggiungimento.
Se non stabiliamo gli obiettivi intermedi, ovvero le tappe che ci porteranno all’obiettivo finale, il nostro sogno risulterà lontano e quindi irrealizzabile.

Dopo la pianificazione "non ci resta" che passare all’azione. Alcune persone si bloccano su questo punto, fanno due o tre azioni verso un obiettivo ma poi tendono a perderlo di vista.
Passare all’azione richiede costanza, ciò sarà possibile solo monitorando i propri progressi giorno per giorno e domandandosi quotidianamente se si sta facendo qualcosa per raggiungere gli obiettivi. Non a caso è una delle fasi più difficili del processo e richiede una costante motivazione.

Non mi resta che augurarvi buon anno e buon lavoro sui vostri sogni!

Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino