Come descrivere una sensazione di vuoto? Difficile trovare le parole, il vuoto spaventa e tendiamo a sottrarci il prima possibile da esso ed è forse per questo che, nonostante sia molto frequente, lo schema di deprivazione emotiva non è di solito facilmente riconoscibile.
Se hai questo schema potresti provare sentimenti depressivi cronici e apparentemente immotivati o soffrire di un disturbo ossessivo compulsivo o di una qualche forma di dipendenza.
Talvolta la deprivazione emotiva viene nascosta dietro ad una personalità narcisistica, la persona si pone in maniera egocentrica e ostenta la sua autonomia e superiorità di fronte agli altri.
Cos’è la deprivazione emotiva?
La Schema Therapy distingue tre tipi di deprivazione emotiva:
a) di cure
b) di empatia
c) di protezione
a) nella deprivazione di cure la persona la persona ha l’aspettativa che non riceverà dalle persone che le stanno accanto sostegno, interesse e affetto. Ha sviluppato questa convinzione dopo aver passato l’infanzia in una famiglia fredda, poco affettuosa, distaccata emotivamente.
b) Nella deprivazione di empatia la persona ha la sensazione che nessuno possa o voglia comprenderla a fondo, capirne la personalità o le emozioni.
Questa forma di deprivazione emotiva nasce in seguito ad una mancanza di interesse da parte delle figure di accudimento per il mondo interno e le emozioni del bambino.
c) Nella deprivazione di protezione la persona ha l’aspettativa che se si trova in difficoltà non potrà contare su nessuno. Questa forma di deprivazione nasce dal non aver ricevuto sufficiente guida e protezione nel corso della propria infanzia.
La persona che ha sviluppato uno schema di deprivazione emotiva ha di frequente anche uno schema di autosacrificio. Si ritrova cioè spesso ad occuparsi poco di sè e molto degli altri e a non richiedere o a rifiutare l’aiuto, il supporto e l’attenzione positiva da parte degli altri.
Quali problematiche sono associate con la deprivazione emotiva?
Mentre prova a sfuggire dal senso di vuoto che avverte nei momenti in cui è in contatto con se stessa la persona che ha uno schema di deprivazione emotiva può finire intrappolata in altri problemi. Alcuni esempi sono l’alcolismo, il gioco d’azzardo patologico, la dipendenza da lavoro. Questi nuovi problemi non solo non risolvono il senso di vuoto (ne sono solo una momentanea distrazione) ma allontano la persona dalla consapevolezza dell’origine del proprio malessere. L’attenzione si sposta infatti sul problema finale (es. la sostanza) e si perde di vista la relazione tra la propria storia e il disagio percepito.
Il trattamento della deprivazione emotiva
La Schema Therapy ha individuato e descritto in maniera dettagliata questo schema e le strategie terapeutiche esperienziali, cognitive e comportamentali più adatte a trattarlo. Il punto di forza di questo approccio è che ha combinato in maniera organizzata gli strumenti di più forme di terapia. Lo scopo degli interventi emotivi è quello di modificare l'emotività collegata con i ricordi della persona in modo che conseguentemente cambino le emozioni che prova nel presente.
La persona impara a riconoscere il proprio senso di vuoto e a supportare la parte di sè che si sente sola, inizia inoltre ad aprirsi emotivamente alle altre persone e a dare e ricevere affetto dai legami con gli altri.
Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino