Paura di amare come si manifesta e come superarla
Veronica, 37 anni, riferisce: “le mie storie sono terminate perché i miei partner vivevano in luoghi distanti”
Gabriele, 42 anni, soffre di un doc da relazione si chiede continuamente se sta con la persona giusta e se la ama abbastanza.
Le tre persone citate hanno in comune la difficoltà nel costruire o mantenere relazioni soddisfacenti.
Una prima considerazione è che le difficoltà relazionali possono essere dovute ad una molteplicità di fattori, nel corso di questo post ci occuperemo di quelle problematiche che sono legate ad una vera e propria amare.
Le persone che hanno paura di amare raccontano talvolta storie incredibili: sembra che la sfortuna si accanisca contro di loro. Infatti incontrano ripetutamente persone sbagliate, impegnate, disinteressate o persino con orientamento sessuale incompatibile con le loro preferenze.
Altre volte riferiscono di vivere una forte attrazione iniziale per poi perdere qualunque interesse una volta che la relazione inizia a farsi seria.
Nel corso della terapia si riscontra un’ambivalenza verso il creare una relazione profonda.
Il coinvolgimento emotivo viene sperimentato come una minaccia e attiva una serie di difese che impediscono di vivere appieno la relazione con l’altra persona.
Accade così che mentre una parte della persona aspira alla creazione di una relazione profonda, un’altra parte di lei ne è terrorizzata.
Questa paura dei legami profondi non impedisce alcune volte di intraprendere i primi passi verso la creazione di un legame.
Nella fase di corteggiamento, infatti, la persona sperimenta una maggiore percezione di controllo che si può accompagnare all’attrazione verso l’altra persona e magari alla fantasia di aver finalmente trovato una persona interessante.
Tuttavia, quando la conoscenza si approfondisce e i due partner sentono la necessità di dare una definizione al loro legame (cosa siamo?), le cose si complicano.
In alcuni casi chi ha paura delle relazioni profonde interrompe la relazione proprio in questo punto. Altre volte, invece, prosegue la relazione focalizzandosi su ogni dettaglio del partner che le risulti sgradevole.
Quali sono i comportamenti messi in atto da chi ha paura di amare?
partner con i quali non sono coinvolti emotivamente, per i quali non hanno attrazione o con i quali hanno evidenti incompatibilità (es. orientamento sessuale, progettualità futura, ecc..);
- Fuggire dalla relazione/tradire il partner non appena le cose si fanno serie;
- Scegliere partner impegnati/distanti emotivamente o geograficamente
- Focalizzarsi su tutto ciò che non va e diventare svalutante verso il/la partner fino a lasciarlo/a o a farsi lasciare
- Mantenere una relazione formalmente senza impegnarsi emotivamente
Cosa causa la paura di amare?
mo imparato sulle relazioni nella nostra vita e in particolare nella nostra infanzia o adolescenza può avere un impatto importante sul modo in cui affrontiamo le relazioni future.
Possono essere coinvolti diversi schemi (temi) personali, tra i quali, a titolo esemplificativo:
a) Sfiducia/abuso: posso aver paura di una relazione se nel passato persone che mi erano vicine hanno abusato di me (psicologicamente, fisicamente, sessualmente) o se ho assistito ad abusi.
b) Abbandono: aver vissuto con figure poco stabili o imprevedibili potrebbe portarmi a temere che legarmi a qualcuno possa portare a dolorose separazioni improvvise e immotivate
c) Deprivazione emotiva: non aver mai sperimentato calore, supporto, guida da parte di figure significative può portarci ad aver paura di amare ed essere amati
d) Invischiamento: se nel passato ho fatto esperienza di figure troppo presenti, controllanti, invadenti, potrei evitare le relazioni profonde per timore che stare in relazione significhi rinunciare al bisogno di autonomia.
L’esperienza di vivere una relazione profonda di attaccamento fa intrinsecamente parte della nostra natura umana.
Tuttavia esperienze relazionali passate dolorose possono spingerci a evitare di entrare in una connessione profonda con l’altro.
La psicoterapia diventa allora un laboratorio, un luogo protetto, in cui possiamo rielaborare queste esperienze dolorose per superarle e riaprire noi stessi all’esperienza dell’amore.
L'approccio cognitivo comportamentale interviene sui pensieri, sui comportamenti e sulle emozioni su cui si basa la paura di amare e di lasciarsi andare.
La schema therapy va ancora più in profondità ricollegando non solo a livello razionale ma anche a livello emotivo la paura di amare e di essere amati ai bisogni emotivi non soddisfatti del passato e agli schemi maladattivi precoci.
Dott. Enrico Parpaglione
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