Psicologo psicoterapeuta

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Buongiorno Luigi, suggerisco di intraprendere una psicoterapia cognitivo comportamentale. In questa terapia si aiuta la persona ad esporsi alle sue paure (es. la contaminazione) senza mettere in atto le compulsioni e a diventare puù consapevole del fatto che i pensieri intrusivi e l’ansia sono il risultato del disturbo ossessivo compulsivo e non indicano la presenza di un problema esterno (il problema non è la contaminazione ma il DOC!).
Potete trovare ulteriori spunti sul disturbo in questo sito: https://www.ossessionicompulsioni.it/ Buona fortuna! Enrico Parpaglione

25/09/24 @ 10:07
luigi

buongiorno dottore, io ho una figlia di 29 anni e da quando aveva 18 anni iniziava a lavarsi spesso le mani in bagno un po di tempo ma noi pensavamo ok è femmina perde piu tempo .
ad oggi è diventato un problema grosso , si deve cucinare lei o non mangia se cucina la madre, deve toccare lei sola il cibo o i pacchetti di pasta, la lavatrice la deve fare lei e solo panni suoi su uno stendi panni in casa solo per i suoi panni e guai a toccarli li rimette in lavatrice, in bagno quasi 3 ore inizia a lavare tutto bidè tazza doccia tutto con candeggina e poi si lava lei un tormento, la sera uguale e nel pomeriggio anche in bagno a fare cosa non si sa chiusa ore a lavare, al momento non lavora ma sono preoccupato per lei come fa a trovare lavoro con queste manie doc cosa dobbiamo fare che aiuti ci sono dottore
grazie .

12/09/24 @ 05:06
Serena

Io sono tornata da mia mamma provvisoriamente poiché non mi hanno accudito in modo adeguato e sto facendo un percorso di indipendenza affettiva economica. Mia mamma ha un disturbo di accumulo e difficoltà organizzativa (tenere in ordine e che sia facile da pulire) degli spazi, e mi ha cresciuta in modo disorganizzato privandomi di affetto, serenità e stabilità. È stata abusante e quindi tutto questo non vedere i suoi problemi è percepito come un vero e proprio narcisismo da me poiché mi ipercritica aspettandosi da me una perfezione che io non riesco mai ad avere a causa degli ostacoli che i miei genitori (divorziati) mi hanno dato costantemente. Mia madre è anche obesa, aggressiva, giudicante e manipolativa (è arrivata a farmi fare la doccia tutti nudi con il suo ex che avevo 12 anni). Ha delle ossessioni, manie, paranoie e incolpa me di quello che fa lei. Nella mia famiglia ci sono situazioni di schifofrenia quindi può essere quella oppure narcisismo di personalità borderline. In ogni caso non vede la sua malattia. Io sono anoressica e ho cercato tutta la vita contatto fisico affettivo a mio discapito. Mio padre mi ha concepita per avere il figlio maschio poiché il suo doc è sugli animali e sul lavoro quindi mi voleva sfruttare a lavorare e quando vivevo da lui da bambina lo faceva (ad esempio io ero l’addetta alla pulizia delle gabbie dei piccioni e dopo non mi veniva fatta la doccia). L’unica cosa che posso fare è prendermi cura di me al massimo del possibile in questa situazione e resistere mentre completo gli studi e trovo il lavoro indeterminato. Nella camera di mia mamma non si può passare è sommersa di cose… Le altre stanze fortunatamente meno.

22/01/24 @ 12:22

In risposta a: Soffrire per un amore perduto

Commento di: Elisa Visitatore

Elisa

È da 1 anno che stiamo assieme segretamente. 1 settimana fa parlandogli ho detto che in paese avevano detto una brutta cosa su di lui. Da quel momento nn ha voluto più parlarmi. Mi ha bloccata da tutte le parti dicendomi che sono una persona cattiva. Nonostante io gli abbia detto che non mi interessano le voci di quartiere ma volevo solo metterlo in guardia. Non vuole più sentirmi e vedermi però se mi vede x strada nn fa altro che controllare quello che faccio o meno. Mi controlla e sorride. Non so che fare e sto male

22/09/23 @ 01:01

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: Lorenzo Visitatore

Lorenzo

Ciao,
Come per Francesco dopo 22 anni e due figli stupendi mia moglie ha chiesto la separazione annunciando la fine dei sentimenti nei miei confronti, sono crollato psicologicamente e fisicamente non riesco più a vivere una vita normale, sto cercando uno psicologo su Milano che mi dia supporto ma il periodo di ferie non aiuta, mi dispero piangendo tutti i giorni anche difronte ai miei figli……non so se ne uscirò, ho 57 anni e tutto mi sarei aspettato tranne una situazione come questa.

16/08/23 @ 16:05

In risposta a: Soffrire per un amore perduto

Commento di: Nina Visitatore

Nina

Siamo stati insieme per un anno.
La mia prima storia importante, all’inizio ero riluttante perché non sono abituata a mostrare i miei sentimenti, ma poi mi sono lasciata andare. Ho fatto cose x lui che non avrei mai pensato, cose che una anche solo un po’ meno innamoratola di me non avrebbe fatto, anzi forse lo avrebbe mandaro a quel paese..Ho ascoltato i suoi desideri, ho cercato di capirlo nei momenti no, perchéin fondo l’amore è anche compromesso… Fino all’altra sera. Aveva voglia di me, ed io non l’ho capito. È stato come se fosse tornata fuori la parte fredda di me che pensavo aver seppellito x sempre. L’ho lasciato lì, a casa sua, e me ne sono andata. Ancora mi chiedo perché… E lui il giorno dopo mi ha lasciata, dicendo che si aspettava una reazione diversa, e che lo amassi come mi ama lui, e che sono un’egoista. Ma non è così, con lui non sono mai stata egoista, gli avrei dato il mondo se solo avessi potuto. Lo amo da matti, ma non credo che tornerà..e sono a pezzi

30/07/23 @ 11:42
Serena

Ciao, sono una ragazza di 18 anni, penso di soffrire di DOC dai 10 anni circa, anno ricorrente alla separazione dei miei genitori, ho sviluppato un DOC che mi impone di pregare o pronunciare le stesse parole e numeri, numerose volte al giorno, specialmente quando ho ansia, accompagnato tutto da un gesto innocuo (incrociare sempre le stesse dita), si era poi trasformato in un continuo controllare gas, porte, finestre…cosa che non accade sempre, rimane comunque invalidante, non tutti se ne accorgono, anzi quasi nessuno, ma è comunque vergognoso e stressante…è come una e vera propria gabbia mentale, non riesci a farne a meno, per la paura costante dell’ eminente, che possa accadere qualcosa ai cari, ai tuoi animali…è davvero fastidioso e disagiante.

05/04/23 @ 19:53

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: FRANCESCO Visitatore

FRANCESCO

Ho 45 anni, 2 bambini e sono insieme a mia moglie da circa 28 anni(tra matrimonio e fidanzamento);Sto passando le pene dell’inferno dopo che mia moglie (circa 9 mesi fa ) mi ha detto che non provava piu’ nulla.In questo momento mi sono trasferito altrove in accordo con lei che comunque vuole cercare di dare una scossa alla sua vita a magari sentire la mia mancanza , appunto allontanandoci un po.
Questo sarà il nostro ultimo tentativo e comunque stiamo affrontando entrambi un percorso sia singolo che di coppia , tramite una psicologa che ci sta dando un grande aiuto.
Onestamente ho piu’ bisogno io di aiuto perche sentirsi dire “non ti amo piu’” dopo tutti questi anni e’ veramente dura,mi e’ crollato il mondo addosso.
Fatevi comunque aiutare da professionisti e andate avanti con la vostra vita senza essere troppo assillanti verso la propria donna e prendete decisioni che lei mai si aspetterebbe,senza pero’ farlo con dispetto altrimenti e’ peggio.
e se non dovesse cambiare nulla, allora fatevene una ragione e pensate al vostro futuro.
credetemi,io sono innamoratissimo di mia moglie e i primi mesi non sopportavo questa sua dichiarazione ma adesso sto cercando di riprendere la mia vita in mano, nella speranza che lei possa cambiare idea , senza pero’ farmi troppo illusioni.
se cosi deve essere , cosi sarà.

01/03/23 @ 15:29

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: Linda Visitatore

Linda

Mi chiamo Linda
Vi racconto la mia storia.. che a me ancora oggi sembra un incubo..
Sono stata con questa persona 3anni
Un anno di convivenza, tanti progetti insieme
stavamo provando ad avere un bambino
Ed a ottobre decidiamo anche di volerci sposare,
Io abito da sposa scelto
Tutto scelto per il matrimonio che sarebbe dovuto esserci a luglio..
Tutto sembrava essere bellissimo.
Una sera lui rientra da lavoro
Mi guarda e mi dice che non sa più cosa prova per me..
Sparisce per 10 giorni
Io ho un ritardo
Ma avevo paura di fare il test perché sapevo che sarebbe stato inutile farlo
Perché io purtroppo quando sto male
“Ed io stavo malissimo”
Il ciclo mi salta..
Lui si fa risentire
Ci diamo appuntamento in quella che era casa nostra
E guardandomi dritto negli occhi
Mi dice di non amarmi più
E va via.. e mentre lui va via faccio il test di gravidanza e scopro di essere incinta
Lo chiamo lui torna a casa con altri 2test che ho dovuto fare avanti a lui
Perché non ci credeva che io potessi essere rimasta incinta proprio in quel mese..
Lui quella sera resta con me
Dice che non mi lascerà più
E che vuole stare con me per sempre e diventare padre di nostro figlio…
Quella notte gli arriva un messaggio
Che io riesco a vedere il nome
Era una sua collega che gli scrive Mi Manchi..
la sua amante..
Litighiamo tutta la notte
È il mattino dopo
Lui mi caccia di casa..
Nei giorni seguenti lui mi fa sapere che non vuole questo bambino
Ma che se decido di tenerlo lui parteciperà alla crescita, economicamente..
Purtroppo a 8settimane ho avuto un aborto spontaneo
Ed io sono morta insieme al mio bambino..
Avere questo bambino in grembo mi dava forza
Stavo per avere in cambio dalla sua perdita
Un dono meraviglioso
Ma purtroppo non è stato così..
Per me è stato terribile tutto ciò
Un dolore molto forte..
e non riesco a superarlo..
Non riesco neppure ad alzarmi dal letto al mattino..
Mi manca quella vita che avevo sempre sognato e che pensavo di avere finalmente..
Mi manca l’uomo che amavo..

Lui ora vive con lei nella nostra casa..
Nel nostro letto..

Ed io sono tre mesi.. che sono morta..

27/02/23 @ 21:32

In risposta a: La trappola della sfiducia

Commento di: Alice Visitatore

Alice

Salve, ho 50 anni e sono sposata con un uomo che da tre anni non mi tocca. Dice di avere il disturbo traumatico da stress e che io sono una bugiarda patologica e che non si fida di me. Questo perche non ho avuto il coraggio di dire la verita’ su un mio fatto personale cosa che lui crede sia una bugia. Ha voluto sposarmi ma si rifiuta di avere anche un semplice abbraccio solo perche’ io non sono sincera. Ogni volta mi insulta rivolgendomi parolacce e chiamandomi bugiarda. Dice che lo saro’ sempre e che lo sto allontanando da me e che mi rendera’ se continuo con le mie bugie la vita difficile. Ecco perché non mi tocca, ma il fatto e’ che non mi tocca da tre anni prima quando tra di noi non c’erano problemi e la mia “bugia” non era ancora stata diciamo scoperta, quindi che significa dottore, che vuol dire il suo comportamento e cosa pisso fare? Io non vivo piu, non dormo, non mangio, la mia vita e’ un inferno, piango e penso che non avrei dovuto accettare le nozze ma a parte la mancanza di intimita lui non era cosi paranoico ne asfissiante. Ora mi fa domande seguite da minacce tipo hai detto la verita? Devo chiamare qualcuno per sapere se davvero sei sincera?
Sto IMPAZZENDO!!

20/02/23 @ 23:09

In risposta a: Soffrire per un amore perduto

Commento di: salvatore Visitatore

salvatore

scrivo forse per sfogarmi sono stato lasciato dopo una relazione a distanza durata 6 anni.
sono distrutto non faccio che piangere giorno e notte.l’ho sempre impressa nella mia mente e non riesco ad allontanarla.mi ha bloccato senza chiedermi perchè e questo è quelo che mi fa più rabbia.che Dio mi aiuti presto a dimenticare.

13/02/23 @ 16:08

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: Paolo Visitatore

Paolo

Io ho 32 anni,dopo essere stato fidanzato con la mia ex per ben 10 lei mi ha lasciato,addirittura dicendomi che un suo collega di lavoro aveva esplicitato un interesse nei suoi confronti.È inutile dire che in questa fase si sta di merda anche perché magari uno si fa un’idea della propria vita futura con la persona con la quale ha condiviso tutto per oltre 10 anni.
I ricordi ritornano in mente come lame ma poi a tratti la razionalità prende il sopravvento e mi fa dire che senso ha continuare con una persona che ti ha già ferito e che quindi continuerà a farlo alla prima occasione utile,
La verità è che negli anni si cambia,le persone cambiano e se non si è attenti ai cambiamenti del partner inevitabilmente la storia finirà.Ci vorrà tempo spero il meno possibile ma rialzerò la testa,perché l’amore per se stessi viene prima di ogni cosa,e questo credo sia il momento di amare se stessi

06/02/23 @ 05:43

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: Emma Visitatore

Emma

Ciao a tutti. Io ho deciso di separarmi dal mio compagno con cui ho avuto un bambino stupendo. Siamo insieme da sei anni e nn ho mai smesso di amarlo ma mi ha resa infelice in ogni modo possibile e nn potevo andare avanti così. Ho tirato e tirato sperando cambiasse ma niente da fare. Mi ritrovo a 40 anni col mio bambino tornata in una stanzetta a casa dei miei.Non mi spiego perché un uomo che dice di amarti e che è stato un ottimo padre abbia distrutto tutto pur di nn mettere giudizio. Nn mi ha mai rispettata,mi so sentita spesso triste sola e depressa ma parlargliene nn ha mai risolto nulla. Ha sempre dato per scontato che mi sarei dovuta adeguare a quello che per lui era normale ma nn lo è per nessun altro.Mi so annullata per anni ma nn è bastato e vorrei nn averlo fatto,insegnavo ho messo da parte sogni ambizioni mi so trascurata sempre messo lui al primo posto ma nn gli è bastato. Mi sento svuotata fallita e nn capisco cosa altro avrei dovuto fare per convincerlo finalmente a darmi quella esistenza normale che chiedevo.Tra l’altro avremmo avuto un unico solo vero problema di cui preoccuparci,di salute e serio e invece ho vissuto anni a fare discussioni per cose assurde manco da adolescente me ne ero mai dovuta preoccupare. Una mentalità ottusa una ignoranza e un fanatismo e una misoginia tali che manco l’amore ha saputo cambiare. Dovrei odiarlo e continuo invece a volergli bene e a nutrire rabbia per aver distrutto quello che avrebbe potuto essere con l’aiuto di Dio un futuro radioso per tutti e tre.Una storia talmente assurda. Ma poi sua madre una donna orrenda,egocentrica egoista assolutamente incapace di amare il figlio o il nipote o chiunque meno che se stessa,ha sempre avuto un’influenza nefasta, una invadenza ai limiti dell’inverosimile ed io se poco poco glielo facevo notare diventavo il nemico da abbattere. Ho subito umiliazioni di ogni genere e tiravo avanti per nn togliere la famiglia a mio figlio ma anche perché lo amavo e lo amo ancora tanto che speravo col tempo avrebbe capito compreso dove sbagliava e sarebbe diventato un uomo migliore. Qualcuno mi dica che nn so la sola ad aver deciso di separarmi pur provando ancora quello che provo.nn potevo far diversamente ero troppo infelice. Ora sono alle prese con la ricerca di un lavoro e ho una vita intera da ricostruire e invece mi perdo ancora dietro a dei perché che mi bloccano in un limbo e nn trovano risposta

29/01/23 @ 17:55

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: Ali Visitatore

Ali

So che ho 13 anni ma il mio primo fidanzatino mi ha lasciato 6 mesi fa ma nn mi è ancora passata perché lui mi manca davvero tanto
Voi cosa mi consigliate di fare?

28/01/23 @ 23:28

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: Juila Visitatore

Juila

Salve a tutti.Sono Julia,ho 48 anni, dopo 8 anni di relazione il mio compagno da due mesi,mi ha lasciata dicendomi che vuole vivere con sua madre e coltivare con me un rapporto di amicizia:vederci due tre volte a settimana.Sto cercando di venir fuori da una angoscia che non mi lascia un attimo, sempre in attesa di un suo messaggio.Mi sento un vuoto dentro e un grande senso di solitudine.Mi sto impegnando al massimo per tenere la mia testa impegnata..ma non riesco.

30/12/22 @ 18:04

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: Daniele Visitatore

Daniele

Colleghi e colleghe di disavventure sentimentali… ho 51 anni. due mesifa pianificavo il matrimonio con la mia compagna di 57 con la quale convivevo per praticità a casa sua da un anno e poco più. Parto per due settimane per impegni familiari all’estero e quando torno praticamente mi dice che vive una vita che non voleva, che a causa della mia presenza non si sente libera di fare ciò che vuole ed altre cose del tutto prive di senso nel momento in cui posso affermare che anzi ogni cosa volesse fare anche da sola o con la sua amica del cuore senza di me io l’ho sempre sostenuta capendo che a volte ci sono persone che farebbero tutto solo con il proprio partner ma altre che pur amandolo hanno bisogno dei loro spazi.
Io ho amato molto questa donna anche perchè essendo anche lei vicino alla sessantina non è certo il suo sex appeal che mi ha conquistato quanto invece la consapevolezza che sotto a quella corazza che diceva di avere a causa di partner passati errati nascondesse una persona meravigliosa. Poi però, mi dice delle cose talmente ingiuste e umilianti il giorno del mio ritorno che mi fanno comprendere che mi volesse fuori di casa e cosi faccio. Insincerità speravo che vedendomi andare via si accorgesse che le mancassi ma solo dopo ho compreso che se non le mancavo quando ero all’estero per poche settimane non lo sarebbe stata in questa situazione. Ora è un mese pieno che non ci vediamo. Io una volta a settimana continuo ad andare a trovare la sua madre anziana che mi ha sempre molto voluto bene e anche io a lei. Poi ho saputo dalla madre che a Natale aveva invitato tutta la sua famiglia a casa da lei e nessun invito per me (anche se nel frattempo mi diceva che mi voleva bene che aveva bisogno di tempo per capire cosa volesse per se stessa e quanto le mancava…) Insomma una situazione dove non avevo capito che eravamo più. Mi aveva lasciato? L’avevo lasciata io dietro sua furbizia sapendo quali corde toccare ? Eravamo in una pausa di riflessione? Non capivo. Ma quando ho visto che non mi aveva invitato a stare con tutta la famiglia per Natale sapendo anche che sarei stato da solo, mi sono incattivito. E quindi le ho scritto una lettera nella quale le ho detto a lei che è poi una vanesia permalosa, tutto quello che era e che non era. Vi confesso che sono stato sincero ma comunque conoscendo la persona ed il suo ego, sono stato molto cattivo. Poi, sapete, ci si pente…magari razionalmente è stata la cosa più giusta da fare ma poi ti vengono i sensi di colpa e comunque la mancanza. Cerco di darmi forza ricordandomi i motivi per le quali a volte stavo male a causa sua…pensate che innamoratissimo di lei per la prima volta mi ero tatuato al polso vicino al batitto del cuore il suo nome. Sapete che reazione ebbe quando lo vide? (e già li l’avrei dovuta la cara Crisitna mandarla a sapete bene tutti dove…) mi disse: “Bhe! Ora devi trovarti compagne future che abbiano il mio stesso nome…
Ma quanto si può essere stronzi nella vita? da una parte come carnefici e dall’altra come vittime?
Ecco, allora quello che dico a voi ma lo dico a me stesso sperando che funzioni, è che quando sentiamo la mancanza ricordiamoci non i ricordi del cuore ma quelli della mente che ha archiviato con obiettività tutte le cose brutte della persona che ci fa soffrire. Magari cosi, diremo a noi stessi: “meglio cosi!” e andremo avanti.
Se qualcuna ha bisogno di scambiare due parole mi sa che siamo tutti single oramai, io ci sono quindi. Cerchiamo di stare su, porca miseria! Ma perchè devono sempre vincere i cattivi?

29/12/22 @ 20:50

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: Roberto Visitatore

Roberto

Lasciato a 50 anni dopo 12 anni di relazione, la vigilia di Natale.
C’ero già passato molti anni fa, so quello che si prova e quanto tempo c’è voluto a superarIo, ma allora ero giovane ed avevo molti amici, adesso non ho nessuno con cui parlare, se non i miei anziani genitori (è comunque molto).
Voglio soltanto dire, ogni volta facciamo passare degli anni, e poi ci ributtiamo in una nuova relazione, anche se all’inizio pareva impossibile ritornare ad amare qualcuno. Ma io vorrei chiedervi, siamo così certi che sia la cosa giusta da fare? O invece forse sarebbe meglio non aprire più il cuore verso nessuna? Per fare cosa, andare di nuovo a sbattere? Tanto prima o poi sbucherà sempre qualcuno che ve la porta via, questa sarà sempre la cruda realtà. Se troverò la serenità spero di non avere più a che fare con nessuna.

28/12/22 @ 18:18

In risposta a: Come superare la fine di una relazione?

Commento di: Nino Visitatore

Nino

Ho vissuto una brutta separazione avvenuta tra l’altro con una comunicazione sullo stato di Wazzap. Quindi è stata letta da molte persone, parenti, amici, colleghi comuni. È stata una separazione piena di rabbia e di rancore. Per questo motivo, per evitare ulteriori ferite ho deciso di cancellare il suo numero. Tre mesi fa mi ha telefonato. Non ho risposto perché avevo il telefono lontano da me. Quando ho visto la sua chiamata ho provato a richiamarla ma si è negata, successivamente le ho inviato un messaggio cordiale ma formale. Non ho ricevuto risposta. Ho pensato che si fosse sbagliata. Naturalmente non ho insistito. Purtroppo dopo diversi mesi la situazione mi fa stare ancora male. Non so se devo provare a ricontattarla o lasciar perdere. La ragione mi dice di lasciare stare, il cuore mi dice invece di provare a ritrovarla. Sinceramente mi manca. Dopo 10 anni di un grande sentimento è dura. Detto questo non nascondo le difficoltà che ci sono state tra di noi. Vorrei capire di più per prendere una decisione.

19/12/22 @ 22:45
Rassegnata75

Salve, sono sposata da anni con un uomo affetto da Doc che si è sempre rifiutato di essere curato ed è un vero inferno. Ho scoperto il suo disturbo dopo il primo anno di matrimonio. Avevo notato stranezze già prima ma la nostra vita era ancora gestibile. Con gli anni tutto è degenerato e oggi, vivere con lui è quasi impossibile. Ho lottato tanto, ho cercato di trovarne le cause con il dialogo, l’ho assecondato in ogni modo per amore, ho rinunciato a TUTTO, sogni e lavoro compresi, mentendo a chiunque per nascondere la verità. Oggi mi ritrovo depressa e annientata come donna, costretta ad un mare di bugie e scuse non posso frequentare amici, i parenti li posso vedere pochissimo e fra mille attenzioni, esco solo per le necessità di casa ma sempre con la sua supervisione e nei luoghi che lui ritiene “idonei". Lui ha paura di qualsiasi cosa e non frequenta nessuno, nemmeno i genitori. In pratica viviamo in una “bolla” debitamente disinfettata all’occorrenza e nessuno può accedervi. Non abbiamo una vita sociale, solo divieti e restrizioni in totale assenza di contatti fisici da parte sua. Lui vive chiuso in casa, in ufficio h24, scende solo per i pasti e per andare a dormire ma deve sempre avere ogni minima cosa sotto controllo, compresa la vita degli altri. Ha sviluppato, insieme alla rupofobia, una miriade di altre fobie e ritualistiche che rasentano la paranoia( fobia dei cerotti e di chi indossa medicazioni, ingessature, dispositivi medici, del sangue, degli ospedali, dei luoghi pubblici, dell’aria esterna in certi casi, dei muri, delle cose che stanno a terra o vi sono cadute, ha fissazioni religiose e convinzione di essere perseguitato da maledizioni…) pretende da me e figlio totale abnegazione e comprensione dicendo che siamo la sua ragione di vita e che si comporta così perché ci ama troppo. Superfluo dire che anche il nostro lavoro e la situazione economica ne abbiano risentito parecchio nel corso degli anni. Dico tutto questo con immensa tristezza solo per avvisare chi pensa di sposare o convivere con qualcuno affetto da Doc. Se non siete sicuri che la persona accetti il problema ed una cura, egoisticamente lasciatela, prima che fagociti la vostra intera esistenza e vi renda incapaci di reagire. Io non lo posso fare per motivi di forza maggiore ma posso dire, in tutta onestà, che se ascoltassi la mia volontà, me ne andrei anche oggi.

15/12/22 @ 16:25

In risposta a: La mente razionale e la mente emotiva

Commento di: Carolina Visitatore

Carolina

Io ho un amico che ha un carattere rigido ed è abbastanza razionale. Se uno vorrebbe non dico cambiare idea ma dargli un parere risponde “io sono fatto così ” è molto testardo e non accetta consigli dice “so sbagliare da solo” . Non capisco cosa voglia dire con quel “io” ma penso che voglia difendere i suoi stati emotivi,si chiude dietro un muro e non fa trapelare nessuna emozione è una persona iperlogica, da bambino ha sofferto dei traumi di non essere amato per quello che era, ma per quello che gli altro si aspettavano. Così pure da grande le donne si aspettavano chissà cosa da lui . Gli davano da piccolo dei compiti superiori alle sue forze, è il maggiore di 4 fratelli, doveva badare ai fratelli quando lui non era ancora all’altezza essendo ancora un lui stesso un bambino, era nato in tempo di guerra nel 43. Io vorrei sapere come potrei fare per aiutarlo a superare la sua insicurezza, inoltre è anche molto timido. Vorrei qualche consiglio. Mi faccia sapere l ringrazio

07/12/22 @ 16:18

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