37 commenti
Commento di: lilly Visitatore
Commento di: Enrica Visitatore
Come si può guarire da questo stato di sfiducia? Perché per quanto mi riguarda per me é una vera e propria malattia ..
Commento di: Francesco angius Visitatore
Non vi fidate solo di chi dice di amarvi a parole, senza comprovare con i fatti il loro amore. Mia madre , per esempio, solo per via delle sue manie moralistiche , non mi ha mai dato la chiave della sua casa, e tutte le volte che mi presento, devo aspettare sulle scale come un cane abbandonato, esposto all’umiliazione degli sguardi derisori dei vicini che commentano il fatto che io stia sulle scale. Vi chiederete, quale sarà la causa di tale sfiducia? che cosa avrà mai fatto sto ragazzo, di così grave da essersi meritato una simile punizione? ve lo dico io signori miei: è perchè sono omosessuale e tanti anni fà avevo un’amico che, malauguratamente mi rubò qualcosa da casa mia. Ma mia madre, poi si ha comprato una bella casa tutta sua, trà l’altro con i soldi della casa di mio padre, che io avevo ereditato alla sua morte. Mi disse che mi avrebbe dato la chiave almeno per entrare. Avevo al tempo solo sedici anni, Andò dal notaio e si fece mettere la nuova casa a suo nome, escludendomi dalla “sua” proprietà. Fino all’età di 23 anni,( sette anni),vissi con lei, per sua insistenza e mi dette, per un periodo, la chiave di casa, ma mi fece pagare a carissimo prezzo la cosa, tanto da farmi sempre accuse ogni volta che perdeva qualcosa, e quando puntualmente la ritrovava, non mi faceva nemmeno le scuse,continuando a dirmi che ero “un’abominio agli occhi del signore” .Poi, si risposò con un’altro uomo e mi cacciarono di casa letteralmente a pedate, visto che lei convincette il marito a mandarmi via, picchiandomi a malo modo, tanto da ridurmi gli occhi ad un lago di sangue, mentre lei urlava a gran voce: ” dagliele, dagliele, che possono fargli solo bene quei santi colpi!” A dieci anni dal suo nuovo matrimonio, le morì il marito di cancro . Si guardò bene dal non restituirmi la chiave di casa sua e meno male che ho altre case mie, ma ogni volta che mi reco a casa sua, magari, con un mazzetto di rose perchè le porti al marito al camposanto, devo aspettarla fuori nelle scale, ore e d ore subendo umiliazioni di ogni sorta con tutti quelli che passano e ci conoscono. Per controllarmi meglio, si premurò, prima che io divenissi maggiorenne, di riandare dal suo notaio, per mettere un dieci per cento sull’odierna mia abitazione, dove si svolge la mia vita, per potermi ancora meglio controllare, potendo così pretendere da me, obbligatoriamente, la chiave della mia casa. E pensare che mio padre ( il primo marito di mia madre) mi dette, già quando ero un bambino, la chiave di casa sua e non me la tolse mai, fino alla morte, mia nonna idem. I miei cugini e le mie cugine hanno tutti la chiave della casa dei genitori. L’unico, in famiglia sono io ad essere stato sempre umiliato ed escluso dalla dignità di essere umano e tutto questo, origina da una folle,bigotta, perfida sfiducia nei miei confronti, solo per qualche frequentazione sbagliata. Ecco, signori, fino a che punto la sfiducia può guastare un rapporto umano. E malgrado questo,cerco sempre di rispettare mia madre, anche se non se lo meriterebbe affatto, essendo già orfano di padre, non ce la farei ad elaborare un’altro lutto mentale forzato. Cordiali saluti.
Commento di: laura Visitatore
Compio sedici anni quest’anno, ora voi penserete che sono ‘i soliti problemi adolescenziali’, ebbene no, non sono una ragazza a cui piace uscire tanto o frequentare tanti amici. Il motivo: la sfiducia.
Mia madre ha sempre nutrito della sfiducia nei miei confronti o nelle altre persone, un fattore che ha avvantaggiato ciò è essere stata concepita sei anni dopo mia sorella. Frequento spesso biblioteche o persone mature per la loro etá perché anche io mi sento tale ma a causa della mia sfiducia non riesco mai a fidarmi a pieno delle persone, così mi trovo spesso a sentirmi sola perché ben poche persone sono veramente in grado di cambiare il concetto di rapporto umano o comunque di far vedere le situazioni sotto una diversa luce e io penso di essere una persona che non sa fidarsi a pieno e non so come uscirne. L’influenza della famiglia o della generazione in cui si è nati, anche se a livello mentale penso di non essere una ragazzina, contano davvero.
Commento di: Emanuela Natali Visitatore
La ringrazio per questa spiegazione molto illuminante sul senso di fiducia nelle relazioni. Personalmente mi sento abbastanza ferita sul piano della fiducia. Ho 46 anni e solo ora mi sto rendendo conto che vivo questo in maniera abbastanza viscerale, specialmente nel rapporto di coppia che vivo per la prima volta. Questo mette a dura prova la relazione. Probabilmente mi viene dai miei genitori sempre ipercritici verso tutti, però con una rete di relazioni abbastanza allargata. Ci si può lavorare su questo e in che modo? Ancora grazie. Cordiali saluti.
Commento di: Rori fili Visitatore
Penso sia ‘ una buona cosa avere fiducia …certo poi riuscire a chiarire con chi non ci si fida sarebbe perfetto…
Commento di: Isa Visitatore
caro dottore mi ritrovo scriverle perché sono stata lasciata 4mesi fa dal mio ex e non mi sono ancora ripresa.lui ha 42 anni,io 36 ,siamo stati insieme 3anni e mi ha pure regalato un anello di fidanzamento.i primi 6mesi di conoscenza ho dovuto conquistare la sua fiducia perché lui non si fida di nessuno,soprattutto di una donna.tiene lontano chi ama per paura dell’abbandono.poi ci siamo messi insieme e io mi sono dedicata anche a me stessa ma lui lo ha sentito come un tradimento nei suoi confronti.allora mi lascia e ancora oggi dà la colpa a me e al fatto che secondo lui lo trascuravo,quando io gli ho sempre mostrato il mio amore.ho cercato di fargli capire che lui non riesce a vedere la realtà ma non ascolta.eppure va in analisi da anni.allora le chiedo:come si fa a conquistare la fiducia di queste persone senza farsi schiacciare?lui da piccolo è stato abbandonato dal padre (cacciato di casa dalla madre).cordiali saluti
Commento di: admin Membro
Buongiorno Gent. Isa, queste tematiche vanno certamente affrontate dalla persona in psicoterapia. Ad es. per schemi come abbandono e sfiducia la schema therapy è un approccio particolarmente indicato.
Nella coppia invece non è così facile districarsi in situazioni di questo tipo, se la consapevolezza è bassa e la paura troppo grande il partner ansioso chiude semplicemente la relazione.
Così accade che partner gelosi e insicuri lascino donne o uomini che li amano a questo non c’è soluzione pratica (annullare se stessi per rassicurare l’altro non è una buona idea) se non il cercare un significato a quanto è accaduto e rifocalizzarsi sui propri bisogni.
Commento di: Amerigo Visitatore
Salve sono un 46 enne con esperienza negativa praticamente sono stato tradito sia di sentimentalmente e economicamente in poche ore mi sono trovato in strada . Circa 2 anni fa conosco una persona più grande di me di 8 anni una donna dolce e brava con sani principi a dimostrato in tutti i modi di manifestare il suo amore x me facendo cose gesti bellissimi mai ricevuti nella mia vita lei abita lontano da me però è pronta a lasciare la casa lavoro e figli ormai grandi perché dopo tutto questo non riesco a dare fiducia perché io l’amo da morire ma mi blocco e faccio mille domande per paura
Commento di: vicky Visitatore
Senza offesa, ma la prima cosa che un genitore deve, e sottolineo deve, è insegnare al figlio di imparare a mantenere distacco emotivo da chiunque e osservare attentamente i dettagli ancora prima che si instauri un profondo legame di amicizia, sentimentale o lavorativo.
è proprio dai lapsus, dalle dimenticanze, dai dettagli che non quadrano, dalle frittate rigirate, da domande a cui non si riceve alcuna risposta che si comprende chi si ha di fronte.
Lei, erroneamente, attribuisce la colpa all’altra parte, facendo esempi volontariamente esasperati. Se una persona non risponde subito credo chenessuno sano di mente se la prenda male, se una persona per vizio non risponde mai o quasi mai a inviti, richieste e domande, che razza di persona è? Lei sta facendo passare un messaggio ambiguo, che spero in pochi, specie adolescenti, leggano.
Sono stata educata ad avere piena fiducia nel prossimo, non leggevo i segnali che il mio istinto mi inviava. Negli anni ho preso tante fregature, nel lavoro e nella vita privata. Per di più da gente di infimo livello che mai e poi mai avrei dovuto frequentare.
Sopportare individui egocentrici, malati, falsi, manipolatori è un supplizio che non auguro a nessuno. Saperli riconoscere in fretta significa evitare mesi o anni di calvario.
E bisogna essere educati a farlo.
Commento di: Lucrezia Visitatore
Buongiorno a tutti mi chiamo Lucrezia e sono una ragazza di 19 anni. Da circa un anno sono fidanzata da circa un anno. In questo periodo sto sperimentando una crescente diffidenza nei riguardi degli altri, in particolare dei miei amici. La sfiducia in me stessa e in chiunque è sempre stata una costante nella mia vita. In ogni relazione sociale da me intrapresa ho sempre dubitato del grado di amore e stima ricevuto da chi mi stava accanto, compresi i miei genitori (nonostante non vi siano mai state ragioni per dubitarne). Tale preoccupazione si è sempre maggiormente intensificata durante le relazioni amorose, in particolar modo a seguito di una precedente delusione. Non vi avrei contattato se non si fosse presentata in questo periodo in maniera sempre più opprimente e paranoica. Posso dire di non fidarmi di nessuno e di voler in un certo qual modo troncare la mia relazione per avere sollievo e pace, nonostante l’amore che provo per il mio compagno
Mi rendo conto che non sono elementi sufficienti per identificare un problema così complesso
Per il momento volevo solo sapere un parere
Grazie moltissimo a presto
Commento di: admin Membro
Buongiorno Lucrezia, se sente che la difficoltà avvertita le sta creando difficoltà nei rapporti forse è il caso di intraprendere un percorso terapeutico.
Commento di: admin Membro
@Vicky fidarsi non significa essere ingenui, tra l’altro spesso chi ha lo schema di sfiducia passa da un eccesso di sfiducia nei confronti delle persone ad un atteggiamento di fiducia ingenua. In molte psicoterapie si lavora proprio per riconoscere i segnali di pericolo che possono emergere già nei primi incontri in una relazione.
Commento di: Efisio Visitatore
Sa dottore, ho solo 21 anni, e mi sono ritrovato in parte nella zona fiducia ed in parte nella zona sfiducia.
Io sono convinto che una possibilità si debba dare a tutti. Però per esperienza persona ogni volta che ho qualcosa di bello tra le mani arriva qualcuno che me lo toglie e me lo porta via, per spiegarmi meglio ho sofferto molto negli ultimi 3 enni a causa di amicizie e relazioni finite male. Da novembre 2016 ho iniziato a scrivere i miei pensieri e le mie riflessioni per capire se davvero in me c’è qualcosa che non va e ho capito tante cose, come per esempio Quando ho scelto di dare piena fiducia ad una persona e vedere questa calpestarla come fosse una formica; che manco ti accorgi di avere davanti e calpesti senza il minimo rimpianto o esitazione, ho capito che forse dare fiducia è un processo così lungo e travagliato, pieno di complicate e delicate situazioni particolari, che quando giunge al termine tu nemmeno te ne rendi conto, sai che è successo ma non sai ne quando ne come.
Lì capisci che la selezione diventa dura; quasi serrata, capisci che per come sei non vai bene per tutti.
Ma arriva il giorno che metti in dubbio tutte le tue scelte, Non ti fidi nemmeno più di te stesso e capisci che forse non è nelle altre persone che c’è qualcosa che non va, Ma forse proprio in te stesso. Aspetto una sua risposta…
Commento di: Spippola Visitatore
Elfisio il tuo commento potrei averlo scritto io. Sono esattamente in questa situazione, non faccio in tempo a pensare una cosa che subito un pensiero nascosto mi dice “ma sei sicura di avere ragione?” Ormai nemmeno di me stessa mi fido più…. ma ho deciso di interrompere questo circolo e iniziare una terapia!
Commento di: Riccardo Z. Visitatore
Buongiorno dottore,
Ho perso la fiducia Delle uniche persone che mi fidavo i miei genitori nonostante il passato o continuato a fidarmi di loro nonostante tutto mi hanno tradito come io ho fatto in passato con loro.
sono consapevole che l’hanno fatto solo per aiutarmi dalla situazione in qui mi sono messo..comportandosi cosi ho perso la poca fiducia che avevo in me e per questo motivo non mi fido più di nessuno.
Commento di: Gio Visitatore
Io sono un soccorritore in ambulanza e alcuni amici mi mettono alla prova e raramente fanno le cose, io gliele chiedo e gli dico di fare questo o quello ma non lo fanno, mi danno tutte le responsabilità a me. Io forte del fatto e di cio che mi hanno insegnato vado avanti sapendo le mie capacità, ma volevo chiedere come mai di questi comportamento? A me non piace essere messa alla prova o almeno 1 volta non sempre così!
Commento di: Lar Visitatore
Da quando mi è capitato un fatto provo sempre sfiducia nei confronti degli altri. in particolare con una persona di cui so che mi posso fidare e che ci tiene però ho sempre paura che da un momento all’altro possa abbandonarmi e non voglio affezionarmi troppo perché ho paura di doverci soffrire. È come un istinto automatico che mi blocca. Questa cosa mi fa soffrire e vorrei superarla. Come faccio?
Commento di: admin Membro
Gentile Lar, un’esperienza traumatica può attivare la paura di essere nuovamente feriti e modalità difensive di distacco e ipercontrollo. Le strategie per affrontare il problema possono essere diverse. In alcuni casi può essere utile rielaborare l’evento traumatico al fine di ridurne l’impatto sul presente. Altre volte può essere sufficiente esporsi alla nuova relazione provando a ridurre gradualmente le difese in modo da poter riacquisire la fiducia. Le difese infatti, sebbene facciano sentire sul breve periodo più sicuri, hanno lo svantaggio di non permettere il recupero della fiducia nell’altra persona. Buona giornata e auguri, Enrico Parpaglione.
Commento di: Vik Visitatore
Io ho avuto un infanzia complicata, sono stata all’ Orfanotrofio fino a 7 anni,i miei genitori adottivi mi hanno dato tanto amore,qualche anno fa ho conosciuto i miei fratelli e l hanno scorso sono partita da mia sorella che era molto malata per assisterla negli ultimi giorni suoi di vita,in quell occasione ho conosciuto la mia vera madre( di mio padre non si sa nulla invece)….ho sempre scelto ragazzi sbagliati, adesso ho trovato un bravo ragazzo ma non riesco a stare con lui,gli dico sempre le peggio cose lo tratto male e voglio lasciarlo,ma in realtà lo amo davvero,anche se lui è serio io penso continuamente che mi lascerà per un Altra, che mi lascerà perché non sono abbastanza bella oppure perché non ho un bel carattere, sono disperata perché mi rendo conto che ho questo conflitto verso gli uomini e rischio di perdere sul serio una persona che amo davvero…non ho fiducia in me e nemmeno degli altri vedo sempre la malizia in ogni persona e penso solo che i miei genitori adottivi mi vogliono davvero bene e nessun altro.
Rifletto per un po’ ma poi ricomincio di nuovo con i miei dubbi insicurezze e sfiducia
Commento di: Hope Visitatore
Ormai nutro da anni questo senso di sfiducia nei confronti degli altri. Un’esperienza che non riesco a chiudere definitivamente. Avevo appena 20 anni quando sono stata tradita dall’uomo che credevo fosse l’amore della mia vita e, nonostante sia passati anni, una piccola e inutile parte di me continua ancora a credere di riottenere la vita di una volta, con lui. C’è qualcosa dentro di me che non riesco a perdonarmi…nonostante adesso io sia veramente felice col mio attuale compagno, il quale mi da un amore che mi divora, ho sempre addosso quest’ansia che ultimamente si trasforma in attacchi di panico o mi provoca talmente tanto stress da farmi svenire. Non riesco a fidarmi ormai nemmeno delle mie amiche e colleghe di una vita. Ho sempre in mente che tutto e tutti siano contro di me, che fanno tutto di proposito, di premeditato e non riesco più a gestire questo stato. Nemmeno la psicologa riesce a sbloccare questo mio stato, come se il tempo per me si fosse fermato o che questa non sia la mia vita ma quella di qualcun altro….possibile?
Commento di: GP Visitatore
Salve dottore, nel ringraziarla prima di tutto per i contenuti da lei proposti su questo blog, sperando sia ancora attivo avrei una domanda per lei: cosa si può fare invece per recuperare la fiducia di qualcuno, dopo averla tradita a causa di atteggiamenti sbagliati? tenendo ovviamente presente le informazioni da lei esposte… Grazie mille. G.
Commento di: admin Membro
Gentile GP, per riacquisire fiducia potrebbe essere di aiuto rivedere insieme alla persona “tradita” le motivazioni per le quali ci sono stati i comportamenti problematici. A questo dovrebbe naturalmente seguire un cambiamento di comportamento, inoltre poichè si sviluppi fiducia è necessario che la persona che è stata ferita decida di prendersi dei “rischi” in modo da poter verificare che la fiducia stessia sia ben riposta. Infine aggiungerei che ad un certo punto sarà necessario che la persona ferita lasci andare questa normale iniziale tendenza a sottoporre l’altro a test. La fiducia non si può infatti basare sui controlli ma sul lasciar andare.
Commento di: admin Membro
Gent. Hope, è possibile che siano rimaste nella sua mente delle cose non dette e non concluse con questa persona. Da quello che riporta sembrerebbe inoltre che ci sia anche un giudizio interno verso se stessa (che dà luogo al senso di colpa) su come ha gestito la situazione. Affrontare tutto ciò l’aiuterà a riportare l’attenzione verso il futuro. Le suggerisco in ogni caso di parlarne e lavorarci con la sua psicologa dato che sta seguendo un percorso.
Commento di: Giovanna Visitatore
Ho 36 anni.
La mia sfiducia è completa verso tutta l’intera categoria degli psichiatri.
So per certo che si tratta di una cosa irrazionale ma di esperienze oltremodo negative ne ho avute in quantità tale che se mi metto a parlare con uno psichiatra sono costantemente impostata nella condizione di non fidarmi nemmeno di un articolo determinativo di qualsiasi cosa dica.
Recentemente è successo che questa sfiducia si è instaurata a che nel rapporto con la mia ex psicologa perché in una seduta ha perso il controllo della situazione in quanto una sua ex è una persona che conoscevo e che mi ha parlato di lei, senza farmi capire di chi mi stesse parlando, dipingendomi un’immagine di questa persona coerente alla descrizione di una narcisista patologica.
Quando ho riportato questa cosa in seduta ho scoperto che la presunta narcisista patologica sarebbe stata la mia psicologa perché lei ha perso il controllo e mi ha rivelato fatti personali suoi e dell’altra.
Io ho la sindrome di asperger e sono transessuale ma a causa di innumerevoli assurdi ritardi prodotti da una folle e puntigliosa volontà di andarci coi piedi di piombo e frenarmi nel mio percorso di transizione, nonostante abbia accettato la mia transessualità nell’agosto 2018, mi trovo ancora oggi, a 15 mesi di distanza ad attendere quella dannata diagnosi in una situazione di completa incertezza che sta continuando ad alimentare ulteriormente la mia già profonda mancanza di fiducia verso la totalità delle professioni inerenti la psiche.
A maggio, dopo ben 20 dannati mesi di tempo OGGETTIVAMENTE sprecato, dovrei avere finalmente la mia fottutissima terapia ormonale e porre le basi finalmente della fine del supplizio di esser trattata da uomo.
Se poi a maggio sorgeranno ulteriori pretestuosi contrattempi, io chiuderò ogni rapporto terapeutico con medici e non, di qualsiasi grado e specialità connesse al sistema nervoso centrale ed al suo funzionamento di base o fine, e la terapia me la procurerò e somministrarò di testa mia, ben consapevole dei notevoli rischi medici che ciò comporta a livello del sistema endocrino e di tutti gli altri organi interni finendo per gravare ulteriormente più in là sul SSN con spese milionarie per cure salvavita.
Io di fiducia non ne ho più, l’ho finita, terminata.
Commento di: maurilio Visitatore
Buongiorno,
io ho due genitori molto arrabbiati con la vita e altri 3 fratelli. Mia madre aveva 20 anni e mio padre 24. Mio padre era libero lavoratore già quando aveva 16 anni e mia madre figlia di un fascista maledetto.
Ho il sospetto che si sia fatta mettere in cinta a posta per scappare da casa del padre, e mio padre si sia trovato incastrato nella situa. Quindi io sono il primogenito della libertà. Le donne non ammettono mai queste cose, sia perchè è un loro sacro diritto usare l’utero sia perchè la società le ha sempre estromesse. Di contro hanno dovuto lavorare d’astuzia per salvarsi dalle situazioni e da secoli funziona in questo modo anche se negli ultimi 80 anni stiamo vedendo una rivalutazione del ruolo sociale di questa figura. E fin qui tutto bene, mia madre è riuscita a sposarsi, e avere il figlio.
Ho il sospetto che mio padre, nel profondo avrebbe voluto godersi più libertà e che già dopo due anni si fosse un po stufato della sua vita da sposato quindi per sistemare il rapporto sfornano un altro fratello. Questo nasce gracile, feroce e incattivito. Tutte le attenzioni si concentrano su lui quindi io vengo “abbandonato emotivamente” già a due anni.
Mi ero abituato a non disturbare nessuno già a quell’età per non avere ripercussioni. Questo fratellino richiedeva molte attenzioni da parte di tutti quanti. La rabbia di mio padre si risveglia dopo qualche tempo e quando avevo 4/5 anni iniziano le sessioni si schiaffi e sculaccioni.
Quando avevo 5 anni nasce il terzo fratello, io ero già grande, lavavo piatti aiutavo mia madre che piano piano sprofondava in una vita depressa e ingrassava come una balena.
Da li, da quando ho iniziato a essere conscio di essere un umano, da quando ho iniziato a parlare comunicare e farmi capire.. mi sono ritrovato una madre casalinga grassa e depressa e un padre perennemente ansiato e arrabbiato che ha sempre e solo parlato di soldi, sport e amici. Non c’è stata mai un educazione di tipo emotivo. L’educazione sociale l’ho ricevuta a forza di schiaffi. Per non disturbare non mi sono mai potuto esprimere. Da quel momento (verso i 6/7 anni) ho iniziato a non fidarmi di nessuno. A vedere ogni tipo di rapporto come uno “scambio” dove dovevo iniziare io a concedere qualcosa, sennò non avrei mai ottenuto niente dagli altri. Dagli 8 ai 13 anni, i miei litigavano molto, moltissimo! non erano innamorati e non hanno mai divorziato perchè il posto da cui provengo, le piccole società tendono, tendevano (fino a 15/20 anni fa ) a giudicare molto negativamente la donna divorziata. Erano tutte sposate e tutte facevano la stessa vita, casalinghe represse che seguivano un modello sociale dell’800 mischiato con gli agi degli anni 80. Io dal canto mio cercavo di essere la persona meno disturbante del mondo, per chiunque. Provavo a esprimermi ma non piacevo molto quindi mi stetti zitto e muto e facevo il mio dovere. Avevo degli amici ma non potevo invitarli a casa perchè avrebbero disordinato casa e avrebbero visto la mia madre grassa e depressa (si vergognava di se stessa e mi son dovuto subire anche questo). Quando avevo 12 anni nacque il quarto fratello. Io a 13 anni già capivo tutto. Pensavo che non avrei avuto eredità cospicue, che non potevo fidarmi di nessuno e che sarei dovuto essere sempre il primo a concedere qualcosa in cambio di ciò che mi serviva. Piano piano cercavo di staccarmi il prima possibile da genitori e fratelli perchè non mi sono mai fidato di loro e ho sempre dovuto eseguire compiti da ragazzo di casa, da ragazzo sociale e da studente pur di non farmi ne giudicare ne picchiare ne danneggiare in alcun modo. mi pagarono l università e dopo la laurea iniziai a chidere sempre meno soldi e cercare di fare tutto da solo. In tutto questo tempo, non ho mai avuto una relazione seria perchè sono io a dovermi concedere se voglio qualcosa in cambio, sono io a dover abbassare la cresta se voglio che il capo mi faccia l’indeterminato, sono io a dover pagare se voglio mangiare bere dormire uscire. Tutta la mia vita ha funzionato così.
6/7 anni fa non ci arrivavo a concepire questi concetti, ero solo molto arrabbiato con la vita e molto deluso da tutto quanto sopratutto dalle persone che si creano gabbie mentali e gabbie sociali. Non chiedevo niente a nessuno e ancora cerco di non chiedere niente a nessuno in modo che nessuno mi possa rinfacciare di aver chiesto qualcosa. 3 anni fa mi appassionai alla filosofia in generale, presocratica e poi alle filosofie orientali. Da un punto generale le cose della vita funzionano col dare e ricevere. Adesso la gente sta male perchè la maggior parte vogliono solo ricevere senza dare niente in cambio. gli equilibri sociali, sia nei rapporti, sia nella burocrazia etc.. si ottengono solo in questo modo. Ma in una maggioranza egoista è impossibile, è invivibile questa vita qui. Motivo per il quale ho deciso di non dare nessuna vita a questa società fatta a pezzi, di non generare altre anime sofferenti e di chiedere il meno possibile agli altri. Sono bloccato con questo pensiero ma sono convinto che la realtà sia così infatti rimango povero come un coglione con uno stipendio del cazzo e non mi piace la gente. Sono andato anche dallo psicologo, brava persona che ha cercato di farmi terapia per un anno. Ma io non ho mai creduto a nessuna sua parola perchè “un uomo di scienza” che ha “studiato sui libri” tende a schematizzare i problemi. Ma anche se ci accorgessimo di questi problemi la vita non la cambia lo psicologo e sopratutto anche se cambi punto di vista, cioè vedi tutto in negativo e impari a trarre conclusioni positive dalle situazioni o vedi lati ottimistici la realtà rimane quella che è. Perchè ? perchè le persone, le società, le popolazioni non cambiano. Magari si evolvono coi tool, cambia il modo di parlare, di comunicare, cambia il modo di scambiare informazioni (oggi molto più veloce rispetto al passato) cambiano i sistemi di valori etc. Ma l’essere umano è quello che è da sempre. Cioè stronzo nell’anima ed egoista. Anche se vogliamo vederci come “santi” (non credo in nessuna religione) come grandi madri, grandi imprenditori, grandi parti sociali.. rimaniamo quello che siamo. Piccoli, insicuri, aggrappati alla speranza che qualcuno ci possa salvare e siamo labili e plasmabili. Non decidiamo nemmeno di nascere e nemmeno che nome darci. Siamo solo obbligati a rispettare le leggi per non finire in prigione, per non finire per strada, per non rimanere da soli sopratutto. Ricchi poveri, italiani africani etc… siamo questo. Lo psicologo può trovare delle spiegazioni sul perchè una persona si senta in un modo o nell’altro e può aiutarla a vedere il lato positivo ma non può cambiare la vita delle persone. Tra l’altro essere ottimisti è un illusione come essere negativi o come essere realisti. I miei genitori stanno ancora assieme, un giorno ho detto loro che sono gay e che se vogliono rimanere in rapporto con me, se vogliono che io vada a trovarli o se vogliono comunicare… non devono azzardarsi a proferire parola al riguardo sopratutto non hanno il diritto di giudicare niente. Mia madre, l’ho presa da una parte e le ho detto che è ingrassata perchè ha fatto una vita infelice senza sapere nemmeno il perchè.. ho trovato un chirurgo che l’ha messa a dieta e le ha tagliato un pezzo di stomaco. Mio padre, gli ho detto che nessuno lo obbligava a fare quello che ha fatto e che tutta la sua rabbia non me la meritavo avrei preferito essere ingoiato che fare una vita da pregiudicato sociale. I miei fratelli… mi piace solo l’ultimo. Gli altri sono vittime come me che si divideranno l’eredità di due case vecchie in 4 persone. Essere razionali, cinici e onesti è molto meglio che essere ottimisti e fidasi degli altri, ma in generale viviamo tutti in una società di dogmi impostati e sono tutte coglionate. Ciao.
Commento di: Maddalena Visitatore
Buongiorno, io non ho più fiducia nell’uomo per cui ho disfatto la mia famiglia. Penso che in due anni ho visto abbastanza… lui mi ama ma al posto di darmi concretezza mi regala parole e sogni e i fatti sono sempre al contrario. Dopo un anno dalle rispettive separazioni con le rispettive difficoltà sembra aver preso il canale giusto sia lavorativo che caratterialmente, ma io non sono più pronta ad aspettare, non sono convinta e non mi fido . Ho avuto aspettative su di lui ma ho sbagliato. Sono successi fatti anche a livello lavorativo dove ha dimostrato di essere poco serio ed una persona di pochi principi… io sono l’opposto! Mi sono sentita manipolata e ad ottobre 2019 ci siamo lasciati. Abbiamo iniziato a fare tira e molla fino ad ora… ormai si sta rovinando tutto ed io non riesco a guardare avanti perché non vedo presupposti per costruire e ormai forse non ho più nemmeno fiducia e voglia di affrontare altri problemi. Avrei solo il desiderio di mettermi al sicuro e ricostruire me stessa dopo la separazione, per me e mio figlio….
Commento di: Sandra Visitatore
Salve dottore, le spiego il mio problema. In passato mentre frequentavo il mio attuale compagno, ho visto per un periodo altre persone per darmi una possibilità di uscire dalla situazione in cui mi trovavo in quanto il mio compagno era impegnato con un’altra donna e sono passati anni per prendere la decisione di lasciarla per stare con me. Ora lui ha scoperto questi miei “tradimenti” e non si fida più di me. Ogni giorno è una tortura in quanto continua ad assillarmi anche su situazioni che si è creato lui nella testa ma non sono vere, esempio che ho avuto mille avventure, che sono stata con una determinata persona solo perché ha visto collegamenti sui social, ecc.
Come posso frenare questo suo senso di gelosia e sfiducia, e fargli capire che lo amo davvero e sarò sincera con lui d’ora in avanti? Anche perché era la situazione difficile da sopportare che mi portava a cercare altro. Lui dice che comunque dovevo essere sincera perché lui lo è stato nei miei confronti. Esiste qualche strategia per interrompere questi suoi atteggiamenti di sfiducia e di convinzione delle mie bugie su tutto?
grazie infinite
Commento di: Luciano Visitatore
Salve sono un uomo di 24 anni .
Ho avuto molte batoste nella vita tra cui delusioni,
abbandono,tradimenti…mobbing per il fatto di essere omosessuale lo nascosto per anni lo dissi solo dopo avermi innamorato di un uomo .ho attraversato di tuttor ed ora da 1 anno e 6 mesi vivo all estero ,dopo 4 mesi conobbi un ragazzo (il ragazzo che mi aiutó a fare coming-out) ci vedemmo per divertimento ma diventó l’amore della mia vita ,inizió da parte mia una forte gelosia e paura di essere tradito e lo persi mi lasció e mi disse che dovevo maturare. Dopo 2 mesi conobbi un altro ragazzo lo aiutai su tutto lo incoraggiavo su tutto perchè lui non conosceva bene la lingua c’innamorammo m sfortunatamente anche lui dopo un pó disse di non amarmi ed aveva un altro anzi che non mi aveva mai amato .. che mi aveva solo sfruttato perchè non aveva nessuno mi disse negli occhi che non gli servivo più è che quando ne aveva bisogno veniva da me,come un giocattolo . Ci sono stato male per settimane .. perchè sembrava amore vero non poteva stare senza me mi scriveva e mi chiamava 24h su 24.
insomma ho sempre avuto questa problematica di fiducia ma dopo questi eventi e aumentata . Non mi fido nemmeno più della mia famiglia dei miei fratelli..
Insomma so che ho problemi psicologici ho anche fatto terapie per bipolarismo di tipo affettivo peró ho sempre dato il mio meglio in amore . Ho sempre dato tutto e alla fine ho ricevuto solo un rifiuto .
Forse nasce da questo il mio problema di fiducia verso gli altri .
Commento di: paolo Visitatore
salve, sono un uomo di 51 anni, separato, da qualche anno, ho avuto una storia con una donna con delle disabilita’ fisiche .
questa storia non e’ durata molto (purtroppo), tutto e’ finito a causa della sua continua sfiducia nella figura maschile (causa maltrattamenti durante adolescenza in famiglia).
Mi sono trovato piu volte a confrontarmi con lei .
Nonostante tutto cio’ che facessi per lei costantemente (provenendo da un altra regione , andando da lei appena libero dal lavoro) mi sono trovato ad interrompere il rapporto grazie a dei vocali mandati mandati da me ; perche (secondo le sue sensazioni ) tra le righe sentiva un clima di sfiducia. (premetto che questi messaggi erano solo riguardanti argomenti di carattere informatico )
Mi sono sentito nuovamente messo con le spalle al muro, nonostante tutto il mio interesse alla persona, ai miei modi di starle vicino anche a distanza.
Be’ non ho retto questo continuo clima di sfiducia nei miei confronti chiudendo in maniera bruttissima con questa persona.
Mi spiace solo una cosa, che questa persona era veramente importante per me, direi unica .
Commento di: Luisa Visitatore
Bisogna tener conto delle esperienze di ognuno. Magari, come è capitato a me, sei una persona disponibile che ha avuto a che fare con gente che si è approfittata o peggio. Così la fiducia la perdi. Certo non bisogna fare di tutte le erbe un fascio ma comunque rimani ferito e diventi, come minimo, guardino.
Commento di: America Visitatore
Io ho vissuto con mia madre che nutriva una fiducia smisurata nel prossimo e poi rimaneva fregata perennemente. E lontana da mio padre che quando mi sarebbe stato d’aiuto non c’era.
Nelle mie relazioni la gelosia e il sospetto ha sempre avuto una parte importante ma di quello che oggi è mio marito mi sono sempre fidata. Fino ad un anno fa, quando ho beccato i suoi like su fb a delle ragazze che conoscevo anche io. Alle loro foto, continuamente.
Li qualcosa si è rotto e non so ancora come aggiustarlo. A fasi alterne ci penso e mi fa troppo male. Non c’è stato niente, ma dopo anche quel platonico non riesco a fidarmi. Come fare?
Commento di: Anna Visitatore
Non mi fido di nessuno sinceramente perché ho preso tantissime bastonate da tutti compresi i miei genitori, tre anni fa sono andata dal psichiatra dell’ASL di Roma per intraprendere un percorso poiché stavo andando in depressionr ma il medico era uno scansafatiche tanto che si è lamentato perché secondo lui era un assurdo cercare un psichiatra o psicologona luglio perché “fa caldo” , in poche parole furono soldi buttati nela spazzatura.
Oggi vivo nella consapevolezza che nessun essere umano è degno di fiducia e che alla fine siamo solo r accettare questa “caratteristica biologia” minha aiutato molto ad essere più forte.
Commento di: Marco Visitatore
Buongiorno, sono Marco ed ho 46 anni.
Non riesco a vivere serenamente il mio rapporto con la mia attuale compagna. Non ci riesco perché mi manca fiducia e vivo (e faccio vivere) una relazione pesante sotto questo aspetto.
Da pochi minuti, ad esempio, sono stato informato da lei che andrà una settimana in crocera col figlio (siamo entrambi separati ed abbiamo entrambi un figlio, tra loro amici fin dall’asilo).
Beh questa notizia mi sta destabilizzando moltissimo. Lei è una bellissima donna, veramente bella, ed è molto carina e simpatica con tutti. Ed io la vedo sempre…come messa nel “mirino” dagli altri uomini e corteggiata (anche perché per sua scelta non vuole che i nostri figli sappiano in modo dichiarato che stiamo insieme. Il segreto di Arlecchino..visto che,di fatto, lo sanno sicuramente..ci frequentiamo moltissimo,tutti e 4 come solo io e lei ed i ragazzi lo sanno.) Questa situazione mi crea molta ansia ed anche una buona dose di nervosismo, perché vorrei che non le ronzassero intorno o, per lo meno, poter, con la mia presenza, far desistere chicchessia da ogni proposito. Vedo gli altri uomini sempre come potenziali e accreditati concorrenti e non ho mai la libertà di, boh..non sò..avvicinarmi e darle un bacino magari?così..tanto per chiarire a tutti che è “mia"?.
Insomma…faccio veramente fatica a stare sereno.
Ho avuto un’infanzia non proprio facile..i miei genitori sono mancati quando ero poco più di un bambino (avevo 8 anni quando è andato via mio papà, 12 quando è toccata la stessa sorte a mia mamma) e sò che questo destino mi ha scavato un solco dentro..ma davvero come posso fare?…
Grazie per l’attenzione e le informazioni date…
Commento di: Elisabetta Visitatore
Maurilio sei una persona veramente profonda, brillante e interessante. Hai una visione della vita molto simile alla mia: non essendo mai stata compresa, mi sento inadatta e poco all’altezza. Invece se veramente riesco a leggermi dentro mi rendo conto che semplicemente non mi piace in che modo sia destinata a vivere, non trovo le persone intorno genuine quanto me. Mi dispiace molto leggere della sofferenza che hai provato. Penso tu sia una di quelle persone simili a me, introvabili nella vita di tutti i giorni. Posso solo augurarti di trovare una persona che ti capisca, sarebbe una grande cosa.
Hai la mia stima. Ciao
Commento di: Anna Visitatore
Sono stata per un anno l’amante di un uomo. Ho accettato e pazientato e sofferto di tutto pur di aspettare di poterci vivere alla luce del sole.
Nel corso di quest’anno avrei voluto frequentare altre persone per le stesse ragioni che tu hai espresso, tutelarmi da un’esclusività che era a senso unico. Però non ci sono riuscita. Sono stata solo sua come una penelope devota. Nonostante tutto la sua gelosia mi ha messo al muro. L’unica cosa che avevo era un rapporto di amicizia con il mio ex che ancora provava dei sentimenti, ma tra noi solo amicizia…ormai finita da ben 6 anni.
non mi sto a dilungare, l’uomo che amavo ha fatto di tutto, investigava su ogni social, i like, i messaggi, le foto…Ho omesso qualcosa di innocuo, una chiacchiera con il mio ex o una crostata preparata per il mio compleanno solo per non ferirlo.
Lo ha scoperto…mille discussioni.
Per amore mio lascia la moglie, sta cercando casa. Ad agosto mi lascia perchè NON SI FIDA DI ME. Perchè ha ingoiato troppo e non ce la fa piu’.
Sto malissimo. Sono io che mi sento tradita.
Commento di: Alice Visitatore
Salve, ho 50 anni e sono sposata con un uomo che da tre anni non mi tocca. Dice di avere il disturbo traumatico da stress e che io sono una bugiarda patologica e che non si fida di me. Questo perche non ho avuto il coraggio di dire la verita’ su un mio fatto personale cosa che lui crede sia una bugia. Ha voluto sposarmi ma si rifiuta di avere anche un semplice abbraccio solo perche’ io non sono sincera. Ogni volta mi insulta rivolgendomi parolacce e chiamandomi bugiarda. Dice che lo saro’ sempre e che lo sto allontanando da me e che mi rendera’ se continuo con le mie bugie la vita difficile. Ecco perché non mi tocca, ma il fatto e’ che non mi tocca da tre anni prima quando tra di noi non c’erano problemi e la mia “bugia” non era ancora stata diciamo scoperta, quindi che significa dottore, che vuol dire il suo comportamento e cosa pisso fare? Io non vivo piu, non dormo, non mangio, la mia vita e’ un inferno, piango e penso che non avrei dovuto accettare le nozze ma a parte la mancanza di intimita lui non era cosi paranoico ne asfissiante. Ora mi fa domande seguite da minacce tipo hai detto la verita? Devo chiamare qualcuno per sapere se davvero sei sincera?
Sto IMPAZZENDO!!
Gentile Dottore, a proposito della sfiducia nei confronti degli altri, credo che dipenda molto dalle esperienze che ognuno ha fatto e da come questi abbiano ricambiato la fiducia accordatagli.